Un anno e dieci mesi allo stalker Incendiò la casa della vittima

Brucia la casa dell’amata che lo ha respinto: stalker patteggia a un anno e dieci mesi. «Di quella donna non voglio più sapere nulla. Non voglio più avere a che fare con le donne in generale»: così lo stalker, 36 anni, incensurato, ha palesato tutta la sua amarezza per la vicenda.

Al pubblico ministero Annalisa Palomba, titolare delle indagini, l’uomo in sede di interrogatorio aveva spiegato: «Non volevo causare così tanti danni. Volevo appiccare un piccolo incendio. Piccoli danni. Non volevo che il fuoco distruggesse tutto».

L’uomo lo scorso primo novembre si era introdotto nell’abitazione del fratello della donna attraverso una porta sul retro. Avendo frequentato la casa, dove avrebbe fatto anche dei piccoli lavoretti, l’uomo sapeva che quell’entrata secondaria non veniva chiusa a chiave. L’incendio era divampato con violenza completamente fuori controllo, causando danni per migliaia di euro. Le indagini avevano battuto subito la pista giusta: il rogo era infatti l’ultimo atto, il coronamento di una lunga serie di atti persecutori dell’uomo nei confronti della vittima.

La donna in più occasioni aveva rifiutato le avances dello stalker, spiegandogli gentilmente che lo considerava un semplice amico. Ma lui non soltanto la bersagliava di telefonate e sms, ma la controllava, impedendole di frequentare altri uomini. La ragazza era quasi costretta ad uscire di nascosto e se l’uomo la pizzicava erano minacce pesanti. In particolare in alcune occasioni lo stalker aveva sibillinamente detto alla vittima di «non scherzare con il fuoco altrimenti ti bruci». I controlli erano costanti con tanto di appostamenti e pedinamenti. Sino al giorno dell’incendio.

Lo stalker aveva poi confessato, spiegando appunto di non avere intenzione di causare un danno simile. La procura ha chiesto il giudizio immediato. Ieri mattina il patteggiamento è stato ratificato davanti al gup Giuseppe Battarino: 22 mesi senza sospensione della pena. Lo stalker resterà in carcere. L’esperienza lo avrebbe spinto verso la misoginia.

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