Un caffè tra un omicidio e l’altro

Ricostruzione shock: l’assassino di Venegono Inferiore rivela particolari inquietanti sulla dinamica del massacro, avvenuto il giorno prima del ritrovamento dei corpi

– E’ crollato dopo aver vacillato nella ricostruzione dei fatti e ha reso piena confessione Alessandro Lorena, 28 anni di Castiglione Olona, fermato ieri pomeriggio per il duplice omicidio di via Delle Vigne. E’ crollato e ha ricostruito i fatti. Graziella e Martino Ferro, 80 anni lui, 74 anni lei, li ha uccisi lunedì pomeriggio tra le 15 e le 16. I due coniugi erano morti da 24 ore quando il figlio Dario, preoccupato perchè non rispondevano al telefono,

è entrato nella villetta della coppia scoprendo il massacro. Lorena conosceva benissimo i Ferro. E’ il figlio di vicini di casa. Lunedì è andato in via Delle Vigne e ha visto Martino che lavorava nel garage. I due si sono salutati con cordialità. Martino ha regalato a Lorena alcuni dei limoni che coltivava nella sua serra. L’omicida è andato a casa, ha lasciato i limoni, poi è tornato dai Ferro. E’ entrato nel giardino della villetta e ha ucciso immediatamente Martino. L’uomo, aggredito alle spalle, è stato colpito alla testa con una mazzetta. Non si è accorto di nulla. Lorena è quindi salito in casa, al primo piano, e ha raggiunto Graziella in cucina. La donna lo ha accolto con calore e gli ha offerto un caffè. A questo punto la vicenda diventa agghiacciante. Il giovane si è seduto in cucina e ha sorseggiato un caffè con Graziella ignara che il marito giaceva morto nel box con la testa spaccata. Quindi si è alzato e ha aggredito anche la donna. Sempre alle spalle. Le ha avvolto del filo elettrico intorno al collo strangolandola. Graziella ha cercato di liberarsi, ma non ci è riuscita. Lorena a quel punto ha sfilato 100 euro dal portafoglio di Martino e se ne è andato. Il duplice omicidio per gli inquirenti era premeditato. Quando Lorena è tornato in via Delle Vigne era lì per uccidere i Ferro.