Una folla festosa. A quattro zampe

Ieri mattina la tradizionale benedizione degli animali. Monsignor Panighetti: «Cani e gatti sono segno di armonia nel creato». C’erano pure un asino e un gufo

– Folla a quattro zampe per la benedizione degli animali. Si è conclusa ieri mattina la festa di Sant’Antonio con la tradizionale consacrazione di cani, gatti, ma anche cavalli, asini, pecore capre, conigli e anche un gufo.

«La benedizione per la festa di Sant’Antonio fa eco a quella degli animali della stalla che una volta assicuravano la sopravvivenza. Ora abbiamo questa rilettura in chiave un po’ più domestica. Anche cani e gatti rappresentano comunque un segno importante di desiderio di una maggiore armonia nel creato». È stato il nuovo prevosto di Varese, monsignor a impartire la benedizione alla folla di animali che ieri mattina si è riunita davanti al sagrato della Chiesa di Sant’Antonio

Abate. Animali da cortile, come vuole la tradizione, ma anche quelli oggi più diffusi e considerati “da compagnia”. Cani per la maggior parte, come Luna che «viene qui ogni anno da quando era cucciola – racconta la padrona – e adesso di anni ne compie 19. Se fosse una persona sarebbe ultra centenaria». O la piccola Briciola che sta lottando contro un brutto male. C’erano anche Ocio, Dudi e Nau la Bassotta, rispettivamente di sei, sette e due anni. Un’allegra combriccola che si è ritrovata «per rispettare la tradizione veresina». E i novellini come che Tusa che arriva dai canili lager, le Perreras Spagnole, e ha ricevuto per la prima volta la benedizione «per ringraziare della sua seconda chance». E Bull un cucciolotto di otto mesi accompagnato dalla sua padroncina di un anno appena.

Il titolo di più temerario va senz’altro però al gatto Motorino. Da solo in messo a centinaia di cani, «ma se potesse scendere li metterebbe tutti in riga», ha assistito alla benedizione «perché ha lottato per vivere. È stato trovato dentro il cofano di una macchina, intrappolato nella cinghia di distribuzione. Gli hanno dovuto amputare una zampa, ma è stato veramente coraggioso e un po’ miracolato». A far rispettare la tradizione e ha regalare un momento di rievocazione storica della Benedizione, ci hanno pensato la capra, la pecora e l’asinello della fattoria «La Prateria» di Malnate, la piccola Lisa che per qualche tempo ha vissuto ai Giardini Estensi e i cavalli in ausilio alle forze dell’ordine. Addirittura un piccolo Gufo ha fatto capolino in piazza della Motta, attaccato al braccio del suo padroncino. Ad immortalare la tradizione c’eravamo anche noi e abbiamo regalato a tutti i proprietari di amici a quattro zampe una foto speciale in ricordo della mattinata. Avremmo voluto pubblicarle tutte ma lo spazio non bastava. Trovate però tutte le foto sul nostro sito internet, nella galleria fotografica dedicata all’evento sponsorizzato da Happy Dog.