Una stanza per aiutare le vittime di violenza. I Carabinieri sono sempre in prima linea

Inaugurata ieri al Comando provinciale dell’Arma un’aula dedicata all’accoglienza delle donne

Inaugurata nella sede dei comando provinciale carabinieri di Varese “Una Stanza tutta per sé” ovvero un’aula per le audizioni delle donne vittime di violenza realizzata in collaborazione con l’associazione Soroptimist nell’ambito di un progetto nazionale sponsorizzato dall’Associazione Soroptimist International d’Italia, con la collaborazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

La stanza si prefigge l’obiettivo di accogliere con attenzione particolare , in un ambiente confortevole e che abbatta le distanze psicologiche, le vittime degli odiosi reati. «In questa stanza – ha detto la presidente nazionale di Soroptimist Laura Marelli – ogni donna vittima di violenza sarà ascoltata. La sua testimonianza sarà videoregistrata affinchè la vittima di violenza non debba soffrire una seconda volta. La videoregistrazione con sentirà al pm di osservare le reazioni della vittima risparmiandole il dolore di una seconda audizione».

Presenti all’inaugurazione il colonnello Claudio Cappello, comandante provinciale dell’Arma varesina, che ha sottolineato «come queste audizioni saranno seguite da personale femminile dell’Arma in modo da mettere a proprio agio le vittime ed evitare loro ogni possibile trauma», il maggiore Geraldina Corona, che ha ricevuto i ringraziamenti di tutti per il lavoro svolto, e l’assessore regionale Francesca Brianza che ha sottolineato: «questo é un luogo sicuro. Un luogo idoneo dove le donne potranno esprimersi. Esprimere il loro malessere, il loro disagio, la sofferenza che, da vittime di abusi, provano. Qui potranno trovare sostegno”. Brianza ha aggiunto: “qui vogliamo creare una rete. Fatta di forze inquirenti, associazioni, centri di ascolto, rifugi sicuri, istituzioni. Questo è un punto di riferimento per tutte le donne maltrattate». Presente anche il procuratore di Varese Daniela Borgonovo e la senatrice Pd Erica D’Adda in «prima linea con il Governo contro la violenza sulle donne». Violenza che a Varese è in calo. O meglio in calo sarebbero le denunce. «È su questo – che ha detto Marelli – dobbiamo lavorare. C’è tanto sommerso da portate allo scoperto. Secondo le statistiche chi subisce abusi sono donne comprese tra i 15 e i 50 anni. Il 50% delle quali non denuncia perchè non ha un sostegno economico. A queste donne oggi vogliamo dire che non é così. Le istituzioni ci sono. Sono al vostro fianco». Oggi a favore delle donne maltrattate e abusate c’è un nuovo strumento. L’interno del locale, arredato con mobilio informale e con colori appositamente scelti per creare un ambiente rassicurante, prevede la presenza di un angolo giochi destinato ai bambini che spesso accompagnano le madri nel momento in cui si rivolgono ai carabinieri per rappresentare la situazione di disagio o di violenza subita. È la stanza a loro dedicata. Ultimo dettaglio: il colore dell’associazione Soroptimist è l’arancione. Firenze lo ha già adottato come simbolo della lotta contro la violenza alle donne. Un colore gioioso che, sarebbe bello, anche Varese adottasse. Visto tutti gli strumenti che la città ha messo a disposizione delle donne. Con la stanza dell’acquario in procura e da ieri anche a Varese, sono 83 in tutto quelle inaugurate in Italia, la stanza dedicata alle donne al comando provinciale carabinieri.