«Varesini, facciamo squadra E diamo vita al Del Ponte»

Appello ai colleghi della senatrice D’Adda (Pd) per sbloccare il polo. «Insieme dal ministro. Altrimenti diventerà strumento elettorale»

– Era il 2007 quando durante gli Stati Generali si votò e si decise per la realizzazione di un nuovo super polo dedicato a mamme e bambini. Poi, nel settembre del 2013 venne posata la prima pietra e, tra meno di 10 giorni, le chiavi della struttura di ultima generazione verranno consegnate al direttore generale dell’azienda ospedaliera. Il 17 dicembre dello scorso anno, proprio su La Provincia di Varese, usciva un ampio articolo dedicato allo stato dei lavori legati al nuovo Del Ponte.

L’articolo iniziava così: «Il Santa Claus inviato da Roma non arriverà in tempo per il Natale all’ospedale Del Ponte. Era il 15 luglio scorso quando, durante un tour all’interno del cantiere del futuro polo materno-infantile, il direttore generale dell’azienda ospedaliera auspicava l’arrivo del via libera da parte del Ministero per lo stanziamento di 9 milioni entro la fine di novembre e i primi di dicembre. Il via libera non è ancora arrivato».

Sembra di vivere un “déjà vu”. La situazione si è in realtà evoluta: il contenitore (la struttura e l’impiantistica) è terminato, ma del via libera dal Ministero non vi è ancora l’ombra. Si tratta in realtà di una firma che permetterebbe lo sblocco dei nove milioni di euro, già presenti nelle casse del Pirellone, per dare il via ai bandi di gara per l’acquisto di arredi e attrezzature. Certo, è tutta una questione di burocrazia. Ma come sostiene l’onorevole del Pd, , «quando c’è la volontà, le cose si riescono comunque a fare. La burocrazia non deve avere la maglio sulla politica». L’onorevole D’adda è intenzionata a capire dove si sia bloccato l’ingranaggio e perché.

«Mercoledì sarò a Roma e cercherò di avere qualche informazione più precisa. Dobbiamo evitare che al Del Ponte inizino a crescere le violette». La D’adda non vuole entrare nel merito della reale necessità di un super polo materno infantile a Varese: «I soldi dei contribuenti sono stati spesi e la struttura è terminata. Le infrastrutture non devono mai diventare cattedrali nel deserto, soprattutto quelle sanitarie. Credo sia nell’interesse di tutti, a prescindere dal colore politico, fare squadra perché questa struttura prenda finalmente vita». L’appello è rivolto ai colleghi varesini. Nel momento in cui il ministero dovesse finalmente rilasciare il nulla osta per l’erogazione dei nove milioni di euro, allora verrebbero subito aperti i bandi di gara. Perché l’intero iter che porterà a riempire la super struttura sanitaria si possa concludere dovranno passare circa sei mesi. «Il rischio è di ritrovarsi nel bel mezzo della campagna elettorale varesina – continua la senatrice del Pd – Spero che questa infrastruttura non diventi oggetto di strumentalizzazione delle varie forze politiche in campo per le amministrative».