Venti di guerra tra Comune e Falcone

Mancano posteggi per gli insegnati e fioccano le multe: si scatena la protesta a colpi di carte bollate: «Che fine ha fatto la convenzione che ci destina l’area di via Matteotti?». Il caso dell’ex Cantoni

– Parcheggi intorno all’istituto Falcone, monta la protesta degli insegnanti: pochi gli spazi a disposizione, oltretutto nemmeno riservati ai docenti. Con la polizia locale che ancora ieri è passata a fare le multe.
Una vicenda, quella sollevata ieri dalla dirigente accompagnata per l’occasione dai rappresentanti sindacali dei docenti, che ha avuto inizio nell’autunno del 2010. Quando cioè per la prima volta studenti e professori si sono trasferiti nella sede di via Matteotti, edificio costato 25 milioni di euro, 16 dei quali pagati dal Comune di Gallarate.

«Invochiamo il rispetto degli standard urbanistici in termini di spazi a disposizione e di parcheggi», ha spiegato nella doppia veste di docente e di avvocato che sta assistendo gratuitamente l’istituto. Il professore cita una norma del 1975 che dice che per ogni metro quadro di scuola ce ne devono essere due di cortile. All’interno del quale possa essere possibile ricavare i posti auto destinati ai professori.
Una proporzione che, secondo la dirigenza scolastica, non è

stata rispettata in fase di progettazione della scuola. Ma se a questo non si può porre rimedio se non abbattendo qualche edificio circostante, più semplice sarebbe la soluzione dei problemi di parcheggio.
Ora, in una convenzione sottoscritta da Comune e Provincia prima dell’apertura dell’istituto, si parla della concessione in esclusiva dell’area parcheggio di via Matteotti, sia al piano terra che a quello interrato. E della disponibilità di metà dell’area ex Cantoni, posteggio che sta alle spalle della scuola.

Peccato che, in una lettera recapitata martedì mattina e firmata dal sindaco , il Comune dica tutt’altro. Ovvero che il piano terra dell’area di via Matteotti è riservato al ristorante del Falcone. Mentre quello interrato il Comune lo vuole destinare ai pendolari, ai quali chiederà il pagamento di un abbonamento mensile.
Soldi che, si spera, verranno impiegati anche per ripulire l’area, diventata la “casa” di alcuni senza fissa dimora. I quali, almeno a giudicare dagli odori inconfondibili, hanno deciso di insediare il bagno nella tromba delle scale che scendono nel sotterraneo.

E via Cantoni? L’idea è che la parte non a pagamento venga destinata tutta alla scuola. Che però dovrà provvedere, a proprie spese, ad installare una sbarra che impedisca l’accesso ai non autorizzati.
Soluzione che non piace al Falcone, che chiede invece l’uso esclusivo dell’intera area ex Cantoni. Ed è pronto in cambio a rinunciare agli spazi di via Matteotti. Dove del resto già oggi non si può parcheggiare: ieri intorno all’ora di pranzo sono arrivati i vigili urbani. Pronti a multare le auto dei docenti.