Vetrina in frantumi Negozi cinesi presi di mira?

Terza vetrina distrutta nel giro di dieci giorni. Questa volta, però, si è trattato di un incidente. È successo venerdì sera in via Cadore, a due passi dal Maga.

Qui, di fronte al parcheggio che affaccia su via Torino, hanno sede diversi negozi, tra i quali una tintoria di proprietà di una famiglia cinese. Venerdì sera, intorno alle otto, un automobilista ha posteggiato di fronte alla vetrina, ma ha sbagliato in pieno la frenata.

Risultato, vetrina sfondata. La parete trasparente non si è distrutta perché realizzata in materiale infrangibile, tanto che ancora ieri mattina la si poteva vedere stesa sul pavimento all’interno del punto vendita.

Dietro al bancone un ragazzo cinese che a malapena parla italiano. Ai cronisti è servito Google translate, il servizio di traduzioni fornito dal popolare motore di ricerca, per riuscire a capire che si è trattato di un semplice incidente.

Come del resto hanno potuto constatare anche gli agenti della Polizia locale, intervenuti sul posto venerdì sera.

Fortunatamente lo scontro tra l’auto e la vetrina non ha provocato il ferimento né del conducente, né di chi si trovava all’interno dell’esercizio commerciale. Tanto che ora della vicenda si occuperanno le rispettive assicurazioni. Certo è che, almeno in un primo momento, si poteva temere che si trattasse di qualcosa di più di un’incidente.

Un paio di notti fa, infatti, ignoti si sono divertiti a scrivere insulti sulle auto posteggiate in via Tenconi. E nella vicina via Carducci la stessa mano ha scritto: «cinesi di m….Se non chiudete vi brucio vivi, infami».

Fortunatamente, però, i due fatti non sono collegati. Così come non ci sono similitudini con le altre due vetrine “scoppiate” di recente: la prima in un negozio di alimentari in via Puricelli, la seconda in un punto vendita di cellulari in via Parini.

In entrambi i casi si è trattato di tentativi di rapina falliti, venerdì sera soltanto di una manovra di posteggio finita decisamente male.

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