Via Equitalia da Busto Arsizio

«Via Equitalia dal Comune entro fine anno». La Lega Nord fa sul serio e intende accelerare sul progetto di affidare la riscossione dei tributi e delle cartelle esattoriali al suo “braccio operativo” Agesp Servizi.

In giunta è in primis l’assessore con delega alle partecipate a sponsorizzare un progetto che aveva già seguito quando era alla guida della società che ha sede ai Molini Marzoli. L’obiettivo è quello di «far risparmiare ai cittadini sulle cartelle, diminuendo di molto l’aggio che attualmente Equitalia ricarica», ma anche di «dare la possibilità a chi si trova in grosse difficoltà nei pagamenti, di poter dilazionare nel tempo il dovuto».

È un po’ quello che già oggi fa Agesp Energia per quanto riguarda le bollette del gas: la presenza di una società pubblica, che non ha l’assillo del risultato economico, garantisce infatti «un approccio più morbido» rispetto ai casi di morosità incolpevole e consente di dare maggiori opportunità di dilazione a chi fa fatica a rispettare le scadenze.

Il progetto risale ormai a due anni fa, ma finora non si è ancora concretizzato. Stavolta però Paola Reguzzoni intende andare fino in fondo e, in giunta comunale, ha chiesto apertamente ai colleghi di «portare a casa il risultato entro la fine dell’anno». La legge infatti consente ai Comuni la libertà di scegliere se affidarsi ad Equitalia per la riscossione oppure se fare “in casa”, o ancora se affidare il servizio ai privati tramite gara. Agesp Servizi potrebbe occuparsi della riscossione dei tributi ma anche degli oneri comunali relativi alle affissioni e alla pubblicità, servizio attualmente esternalizzato ad una società privata che trattiene circa il 20% di quanto versato dai cittadini.

Per fare un esempio di cosa potrebbe cambiare, basta ricordare che a Milano, dove il Comune già dall’inizio dell’anno ha deciso di fare a meno della società pubblica di riscossione, lo scorso febbraio 150mila multe arretrate per sanzioni stradali mai pagate, del valore di 26 milioni di euro (risalivano agli ultimi tre mesi del 2011), che in teoria avrebbero dovuto trasformarsi in cartelle esattoriali, sono state spedite ai cittadini dal Comune sotto forma di sollecito di pagamento.

Proponendo, invece della consueta stangata di interessi, maggiorazioni e sanzioni per il mancato pagamento che caratterizzano le odiate cartelle di Equitalia, uno “sconto” ai cittadini che decidono di mettersi subito in regola con il pagamento. È quella maggiore “umanità” nella riscossione che chiedono i detrattori di Equitalia, invitando, come fanno i leghisti bustocchi, a «distinguere tra chi non paga perché vuole venir meno ai propri obblighi, da chi, per distrazione, per dimenticanza o anche perché ha problemi temporanei di liquidità, non ci riesce e non merita di essere martellato di sanzioni e interessi».

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