Vigilantes sui treni. Basteranno?

L’annuncio di Maroni: dal primo settembre 150 addetti nelle stazioni e a bordo dei convogli a rischio. Ferrovieri in guardia: «Ottimo punto di partenza, ma usiamoli con criterio. Altrimenti è tutto inutile»

Sicurezza sui treni, dopo le proteste del personale e le richieste dei viaggiatori, i machete e le aggressioni (l’ultima avvenuta 15 giorni fa a Varese ai danni di una capotreno insultata da tre rom), il governatore della Regione Lombardia ha annunciato che «a partire dal primo settembre sui treni e nelle stazioni lombarde ci saranno 150 addetti alla vigilanza privata in più per garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale Trenord»., sindacalista Orsa, gli fa eco: «Bene, purchè vengano utilizzati nel modo giusto. Altrimenti è del tutto inutile».

Maroni ha spiegato annunciando la misura che «questa decisione è frutto di un lavoro congiunto con Fnm e Trenord. L’obiettivo è garantire la sicurezza ai cittadini e, innanzitutto, a chi lavora sui treni, che ha diritto di operare in condizioni di assoluta sicurezza». Il governatore ha auspicato che a fronte di quest’intervento regionale, ve ne sia uno anche da parte del governo nazionale «che ci dia finalmente ascolto e mandi poliziotti e carabinieri e anche l’esercito».