Vigili col gessetto contro i furbetti In città è “guerra” sul disco orario

Un cittadino dice di aver visto un vigile urbano segnare la posizione degli pneumatici: mossa per smascherare chi non sposta l’auto. Scoperti anche dischi orari temporizzati che si muovono da soli in avanti

Vigili col gessetto per stanare i furbetti della sosta? No, automobilisti con la sveglia al posto del disco orario. Un post su Facebook svela i “” di automobilisti e agenti della Polizia locale. Tutto parte da una segnalazione pubblicata sul gruppo “”. Un utente dice di aver visto con i propri occhi, venerdì scorso, un vigile urbano “armato” di gessetto. Utilizzato, così sostiene il gallaratese, per tracciare un segno sugli pneumatici delle auto in sosta negli spazi con le strisce bianche.

Ovvero quelli in cui è possibile fermarsi al massimo per due ore. Bene, se quando gli agenti ripassano notano il disco orario ancora in regola e gli pneumatici nella stessa posizione di prima, fa ovviamente fede il segno col gessetto, allora scatta la multa.
Ma davvero gli agenti agli ordini del comandante ricorrono a questo stratagemma per colpire i furbetti della zona a disco? Dal comando di via Ferraris fanno sapere che non esiste un ordine di servizio che imponga di utilizzare questa tecnica. Ma che non è vietato e, insomma, non è da escludere che qualche vigile lo faccia.
L’alternativa, spiegano, è il cosiddetto “”. Si tratta, in altre parole, di segnare in ordine i numeri delle targhe delle auto posteggiate. Se quando si ripassa, due ore più tardi, ci sono veicoli nella stessa posizione, allora ecco pronta la multa sotto il tergicristallo.

Il punto è che non si può prolungare il disco orario,. Magari anche solo due posti più avanti, ma l’importante è che non rimanga dov’era. Altrimenti il codice della strada prevede una sanzione pari a . Ora, le multe per il mancato rispetto del disco orario, spiegano da via Ferraris, non sono in cima alle priorità della Polizia locale di Gallarate. . E, in qualche caso, riservano anche qualche sorpresa. È capitato, ad esempio, che gli agenti si imbattessero in qualche ,

quasi come fosse un . Superati i primi attimi di stupore, i vigili hanno accertato che si trattava di un dispositivo in tutto e per tutto identico a quelli che si espongono sul cruscotto. Ma che spinge avanti le lancette del disco orario e, di fatto, finisce per prolungare la sosta all’infinito. Altro comportamento che il codice della strada non ammette e punisce con una multa da 41 euro. Gli agenti della Polizia locale hanno provveduto a multarli: questa volta direttamente, senza gessetti.