«Vinceremo la scommessa Expo Sarà il nostro fiore all’occhiello»

Elezioni, europee e amministrative, situazione economica , Expo, effetto Grillo: il premier Matteo Renzi fa il punto della situazione a conque giorni dalla tornata elettorale che per il suo Governo costituisce un banco di prova fondamentale.

Il 25 maggio è un appuntamento decisivo per il futuro dell’Europa e per molti comuni. I cittadini sono chiamati a decidere quale futuro costruire per i prossimi anni. Le elezioni europee possono sembrare meno importanti di altre, ma invito tutti a pensare quanto la vita quotidiana di ciascuno di noi dipende da quanto l’Italia saprà farsi valere in Europa. Per questo è importante partecipare e scegliere persone competenti e di qualità. Il Pd e il Governo mettono tutto il loro impegno per rendere l’Italia e le città più giuste, più sobrie, più efficienti. E più forti anche in Europa.

Uno degli errori che si compiono nelle campagne elettorali è guardare i sondaggi e dimenticarsi di incontrare le persone nelle strade e nelle piazze. Lo scorso fine settimana il PD ha organizzato una straordinaria mobilitazione con migliaia di banchetti e decine di migliaia di volontari e militanti per spiegare le nostre proposte per l’Europa e per le città. Dal 25 maggio non si voterà mai più per le province, e avremo 3000 politici in meno.

Con la fine del bicameralismo le leggi non rimbalzeranno più da una Camera all’altra e il nuovo Senato sarà gratis, senza indennità, e ci saranno 315 parlamentari in meno. Col nuovo Titolo V sarà chiaro chi si occuperà di cosa, i consiglieri regionali non potranno guadagnare più del sindaco del capoluogo e usare i soldi per comprare mutande verdi. Così si può riconquistare la fiducia dei cittadini. Che sono tutto fuorché disinteressati alla politica. Vogliono solo una politica diversa.

La disoccupazione è il problema dei problemi, ma gli italiani non chiedono l’elemosina di Stato, chiedono di lavorare e per questo bisogna mettere le aziende in condizioni di assumere. Vorrei far capire che le misure che il Governo ha approvato fanno parte di un coerente disegno. 80 euro restituiti a 10 milioni di lavoratori, il taglio del 10% dell’IRAP, il taglio dei costi dell’energia per le imprese, la radicale riforma della pubblica amministrazione, i prossimi interventi su incapienti, pensionati e partite IVA sono tutti tasselli di un mosaico per creare le condizioni di crescita e quindi di posti di lavoro. Con la nuova legge sul lavoro abbiamo voluto rispondere all’emergenza disoccupazione mettendo a disposizione delle imprese nuovi strumenti per consentire a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro e giocarsi la loro partita. Senza il decreto Poletti, l’Electrolux non avrebbe firmato l’accordo che tiene la produzione in Italia e salva i posti di lavoro.

Prima di tutto mi lasci dire che l’Italia è fatta da persone per bene che ogni giorno la rendono grande con fatica e passione. Ero e sono consapevole di quanto siano presenti la criminalità e la corruzione e di quanto danneggino le imprese, gli amministratori e i funzionari pubblici onesti. Per questo così come si fa il Daspo ai tifosi, per tenerli lontani dagli stadi, così va fatto il Daspo ai politici che prendono le tangenti. Queste persone noi non vogliamo vederle, in giro, mai più. Dobbiamo dare risposte rapide ed efficaci. Semplificazione e trasparenza sono le parole chiave. Procedure più semplici e insieme più sicure disboscando l’enorme e confusa mole di regole, permessi, autorizzazioni dove chi vuole approfittarne può farlo. E garantire a tutti i cittadini di poter verificare ogni centesimo speso per impedire di agire a chi si muove nell’ombra. Il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, un uomo che fa onore all’Italia, sarà all’Expo e riusciremo a dimostrare al mondo che l’Italia è all’avanguardia per le sue qualità e le sue eccellenze. Vinceremo la scommessa. Expo sarà il nostro fiore all’occhiello.

Non ho mai visto che chi urla, insulta soprattutto le donne, usa la paura e la rabbia abbia mai risolto un solo problema. Io so che molti cittadini non ne possono più di una politica si è dimostrata lontana e concentrata solo ad aumentare i suoi privilegi. Hanno ragione. La politica deve cominciare da se stessa per ritrovare l’autorevolezza di proporre ai cittadini il cambiamento dell’Italia. In tutte le riforme che abbiamo presentato, come le dicevo prima, siamo partiti da questa premessa, prima interveniamo sui costi della politica. Io sono certo, perché continuo ad incontrarla in piazze piene di speranza, che c’è un’Italia che non si arrende, che non molla e che ha voglia di entrare nel futuro. Noi sconfiggeremo i disfattisti, non a parole ma con i fatti. Perché noi vogliamo bene all’Italia, portiamo l’inno italiano nelle scuole e lavoriamo perché i cittadini abbiano un po’ di respiro. C’è invece chi teorizza la “decrescita felice”, anche se lui è milionario e può dire che gli 80 euro non li vuole.

L’Europa del solo rigore non è stata in grado di affrontare le necessità di famiglie, lavoratori e imprese. Si è diffuso un sentimento anti europeo che viene cavalcato strumentalmente da movimenti e partiti populisti e demagogici che non sono in grado di dare risposte vere. Chi dice usciamo dall’euro è un irresponsabile e lavora contro gli italiani. Rispettando le regole che ci sono, e l’Italia lo sta facendo, adesso si deve puntare sulla crescita. Chiediamoci se regole stabilite 20 anni fa sono ancora valide. Un nuovo rinascimento europeo, questo sarà l’obiettivo della presidenza italiana. Una politica estera e di difesa comune, nuove politiche energetiche e ambientali, Agenda digitale europea, lotta serrata alla disoccupazione. Il 25 maggio i cittadini hanno l’occasione per dire che l’Europa deve cambiare. A partire dal problema dell’immigrazione: l’Italia compie un grande sforzo per cercare di salvare vite umane che fuggono da guerre e conflitti mentre le istituzioni europee sembrano voltarsi dall’altra parte, lasciandoci soli. Adesso basta. Noi siamo la frontiera di tutta l’Europa e tutta l’Europa se ne deve assumere la responsabilità.

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