Wonderful Lombardy chiama Varese

Al via il concorso dedicato agli appassionati di video e foto. L’obiettivo è promuovere il territorio. I consigli degli artisti Raffo e Azzalin, che puntano sui gioielli d’acqua, colline nascoste e buon cibo

“What a wonderful world”. O parafrasando la canzone, “what a wonderful Lombardy”. Si intitola, appunto, “Wonderful Lombardy” il concorso indetto lo scorso 5 agosto e aperto fino alle 12 del 30 settembre dalla Regione Lombardia per promuovere il nostro territorio come destinazione turistica e raccogliere immagini e video da utilizzare per le attività di promozione online e offline, con un ricco montepremi messo a disposizione da Regione Lombardia di 96mila euro.
Lombardia da ritrovare, dunque? Ma cosa c’è da valorizzare, in particolare, per quel che riguarda la provincia di Varese? Lo abbiamo domandato a due protagonisti della cultura varesina che di bellezza se ne intendono. Afferma, poeta e scrittore: «Il territorio è così bello che è difficile individuare luoghi precisi. Direi comunque i paesi lacustri come Brusimpiano, Lavena, Valganna, Ghirla e Maccagno, ma anche località collinari nascoste come Marzio, Piambello, tutti i lungolaghi, Angera e Porto Ceresio».

«Non ci rendiamo conto di vivere in un lembo di paradiso, un analogo al Lake District dei romantici inglesi». Analogo l’entusiasmo dell’editore e poeta che, sebbene veneto di origine, da tempo cerca di valorizzare il territorio lombardo: «La Lombardia è una regione molto florida dal punto di vista economico e finanziario, ma non per questo priva di bellezze paesaggistiche, anzi».
«Per quanto riguarda la nostra provincia, mi viene subito da pensare alla chiesetta sotto la Rocca di Caldè,

a Castelveccana, sul magnifico Maggiore, sponda “magra” per modo di dire, dove vanno gli innamorati, al cadere del sole, a giurarsi eterno amore. Oppure penso ad un suggestivo bagno nel Po, sulla spiaggia di Zerbo, in zona pavese, dove si tenne il secondo festival pop-rock di Re Nudo».
E dal punto di vista enogastronomico? «Perché non gustare una cena romantica, a lume di candela, nell’Osteria delle Rose, sul fiume più lungo d’Italia?». Un cortometraggio invece dove lo girerebbe? «Girerei un yellow-noir, tra Ostiglia, Mantova, il lake district italiano e, neanche a farlo apposta, il trentanovesimo piano del nuovo Palazzo Lombardia: spettacolare». Al concorso della Regione si può partecipare attraverso due canali: la sezione audiovisivi e quella fotografica, a loro volta suddivisi in diverse categorie, tutte finalizzati alla promozione della conoscenza dei territori lombardi, da scoprire, lontano dal circuito turistico tradizionale. Tra gli audiovisivi si può partecipare girando un cortometraggio finalizzato a far conoscere attraverso il racconto di una storia aspetti particolari e inconsueti, di cui generalmente non si parla né sulle guide né sugli opuscoli turistici oppure un video virale, per la diffusione sul web e attraverso i social, o con la realizzazione di mini guide video su destinazioni e prodotti turistici, con riferimento agli ambiti laghi, città d’arte, cicloturismo, enogastronomia.

La sezione fotografica si declina nelle categorie: 1: acqua, laghi e montagne, 2: città d’arte, borghi e nuove polarità urbane, 3: moda, design e shopping. Possono partecipare al concorso tutti i maggiorenni, che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro il 30 settembre 2015, residenti in Italia e all’estero.
In particolare il concorso è rivolto a filmmakers, videomakers, fotografi, registi, grafici, anche non professionisti, studenti e diplomati di licei artistici, accademie di belle arti, corsi universitari, scuole professionali del settore delle arti visive, e soggetti qualificati in attività similari che operano sull’intero territorio dell’Unione Europea. Il concorso pensa soprattutto a classi o gruppi di studenti di licei artistici, accademie di belle arti, corsi universitari, scuole professionali del settore delle arti visive. Ogni gruppo partecipante dovrà comunque presentare il proprio progetto con la supervisione di un docente dell’istituto/facoltà universitaria di appartenenza.