Eros Pagni riempie la terrazza del Mosè

Eros Pagni immenso come il panorama dalla terrazza del Mosè.

L’attore genovese è stato, giovedì sera, un grande interprete del testo non facile, “Conversazione con la morte”, scritto da Giovanni Testori.

La terrazza in cima al Sacro Monte di Varese è gremita, la gente chiacchiera nell’attesa del grande interprete che puntale arriva ed esplode l’applauso, lungo, un riconoscimento alla carriera di un grande artista della scena italiana.

Il volto di Pagni è teso, concentrato, la prova che lo aspetta non è semplice: un bravo scrittore e un tema alto, non di quelli da sotto l’ombrellone.

Nel suo abito impeccabile, Pagni inforca gli occhiali e si siede sullo sgabello e poi inizia a declamare il racconto del vecchio autore-attore quasi cieco, segnato dalla morte della madre e da quella dell’amico discepolo. Un lungo monologo come se fosse raccontato dal sottoscala, dalle assi del teatro. Per un testo che si colloca tra spiritualità e cultura, testimonianza e letteratura, preghiera e insegnamento.

Pagni è lì, in mezzo all’immenso della vista panoramica sulla provincia prealpina che racconta, la sua voce è greve, affabile, delicata e dura sottolineando così i diversi passaggi di senso e i punti chiave di un testo composito e non semplice.

In tanto per martedì 9, alle 21, il cima al Sacro Monte è pronto il ritorno dell’appuntamento per i bambini con Chicco e Betty Colombo. Per i più piccoli lo spettacolo previsto è “Ripetitori” in cui due ricercatori devono redigere una Guida per ragazzi della via Sacra e del borgo del Sacro Monte, ma incappano in un ripetitore situato poco distante da loro che interferisce con il lavoro, creando non poche difficoltà.

Mentre l’appuntamento con i grandi artisti del sacro prosegue giovedì 11, alle 21, con Andrea Carabelli che proporrà il reading di “Testimoni” di Luca Doninelli, autore insignito di importanti riconoscimenti tra cui il Premio Selezione Campiello e il Premio Grinzane Cavour.

In due brevi atti si raccontano, con taglio contemporaneo e riferimenti enogastronomici, due dei miracoli compiuti da Gesù.

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