«I miei Testimoni di vino e pesce ci raccontano la vita del Cristo»

Andrea Carabelli dà voce ai “Testimoni” di Luca Doninelli. Due atti unici “Accadde a Cana” e “On the beach” per raccontare, in monologhi brillanti due miracoli di Gesù visti con gli occhi di due coprotagonisti delle sacre scritture.

Il testo, nato per essere letto in contesti conviviali, è stato scritto da Doninelli appositamente per Carabelli, giovane interprete milanese di un teatro che assume la forma dell’essenzialità, discepolo del grande Sandro Lombardi.

Oggi, alle 21, sulla terrazza del Mosè, in cima alla via sacra di Varese, il secondo appuntamento della rassegna “Tra sacro e Sacro Monte” diretta da Andrea Chiodi e voluta dalla Fondazione Paolo VI.

Preparandomi e cercando di recuperare le dinamiche di questo monologo che si svolge attraverso le parole di due personaggi di fronte a due straordinari episodi evangelici da due punti di vista diversi. Due personaggi apparentemente secondari che dal loro punto di vista testimoniano quello che hanno visto e vissuto.

È il punto di vista di Giuda Taddeo che vive la frustrazione di essere spesso confuso con l’altro Giuda. Si trova a dover spiegare ciò che è successo quando Gesù è Risorto e della pesca miracolosa. Qui il riferimento enogastronomico è il pesce cotto alla griglia. Giuda anche se non è capace di parlare trova le parole per raccontare quello che ha visto e la gente lo riconosce proprio per come mette il pesce sulla griglia.

Sono letture brillanti, molto colloquiali. Sono persone che vengono a raccontare quello che è successo. Il primo è anche ironico con questo commerciante furbetto che è rimasto fregato. Anche il secondo sottende un sorriso per l’incapacità di Giuda a parlare, ma alla fine è anche commovente e con un bel finale.

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