Il Fisco si allinea con le imprese. E dà uno slancio all’economia

Levarege Buy Out - Una circolare dell’Agenzia delle Entrate segna un cambio di passo, riconoscendo il valore dell’operazione

Finalmente il Fisco getta uno sguardo differente sulle operazioni di Lbo (Levarege Buy Out) e rende la via più semplice per questa operazione di acquisizione societaria che può dare uno slancio all’economia in un momento difficile come quello attuale.

A commentare una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate, che ha segnato un cambio di passo in materia, ci pensano il professor , ordinario di diritto tributario della scuola di diritto della Liuc di Castellanza e la professoressa , ordinario di Economia e Gestione delle imprese e direttore generale Aifi (Associazione Italiana del private equity, venture capita e private debt), che è stata tra le promotrici della richiesta di chiarimenti all’Agenzia delle Entrate sulla fiscalità di questo strumento.


E proprio da questa richiesta, dopo due anni, è arrivata la circolare 6/E del 30 marzo sulla quale è puntata l’attenzione in un convegno in programma alla Liuc per il 7 giugno.
Perché quella del Leverage Buy Out, per le imprese, è stata una strada fino ad ora impervia? A chiarirlo è il professor Zizzo. «Fino ad ora – spiega – questo tipo di operazione, pur disciplinata dal codice civile, è stata mal vista dal Fisco, che contestava i vantaggi fiscali ottenuti deducendo gli interessi passivi sostenuti». Un atteggiamento che gettava un’aura di incertezza su questa operazione finanziaria.
«A distanza di tempo – spiega Zizzo – il Fisco poteva contestare quanto fatto e chiedere il pagamento di imposte e sanzioni fino ad arrivare a una condanna penale». «La circolare dell’Agenzia delle Entrate – spiega Zizzo- rappresenta un momento di rottura rispetto al passato, poiché finalmente in essa si riconosce il valore economico dell’operazione, al di là del vantaggio fiscale».
Un cambio di prospettiva che vede un fisco più equilibrato e attento alle esigenze del mondo delle imprese e degli investitori. «La circolare fissa comunque caveat e paletti – conclude Zizzo – ma fornisce un quadro di riferimento finalmente chiaro».

Un chiarimento che, secondo la professoressa Gervasoni, apre le porte ad un maggior utilizzo dello strumento con evidenti conseguenze positive.
«Le minori incertezze sotto il profilo fiscale per questo tipo di operazioni – spiega la docente – daranno slancio all’economia poiché sarà incentivata questa tecnica che permette di fare acquisizioni e che è molto interessante anche per i fondi di private equity italiani e internazionali». Pur trattandosi di uno strumento tecnicamente complesso, il Levarege Buy Out è utilizzato anche a livello di aziende medie come quelle del nostro territorio al fine di acquisire un’altra azienda, permettendo così una crescita.
Esso risulta inoltre anche una buona soluzione nel caso di cessione di azienda ad esempio nelle situazioni di mancata successione, assicurando la prosecuzione dell’attività.
In questo caso spesso un ruolo attivo è svolto da fondi di private equity. «Alla Liuc – spiega la professoressa Gervasoni – seguiamo il fenomeno in modo costante anche grazie all’ osservatorio denominato private equity monitor (Pem) che, da oltre un decennio, effettua un monitoraggio costante dell’attività di investimento in private equity».