Uniti la lampadina diventa low cost

Competitività - Dal 2018 la rivoluzione dell’energia ma, già oggi, associazioni e imprese puntano sul risparmio

In fatto di energia elettrica la “rivoluzione” scatta anche per le piccole imprese il primo gennaio del 2018. Il Governo, infatti, nel dettare la nuova normativa sulla Concorrenza ha fissato in quella data la definitiva scomparsa del servizio a maggior tutela. In altre parole anche per l’energia elettrica, come già succede per il gas, tutte le imprese dovranno passare alle offerte del mercato libero. Una sfida che si innesca su un capitolo già abbastanza dibattuto tra le aziende italiane che, da sempre, denunciano costi di approvvigionamento più alti rispetto al resto dell’Europa, con una ripercussione sulla capacità di competere. Cosa accade sul nostro territorio? Come si sono organizzate e si stanno organizzando le associazioni di categoria per offrire supporto alle imprese in vista di questo passaggio? In realtà il capitolo non è per nulla nuovo.

Non va infatti dimenticato che, dal 2007, è comunque possibile per le piccole imprese (come per le famiglie), scegliere se approdare al mercato libero oppure restare in quello a maggior tutela, dove le condizioni economiche e contrattuali sono regolate dall’Autorità. Di fatto, con l’abolizione del mercato tutelato, per le imprese sarà sempre più importante poter contare su di un supporto qualificato per muoversi tra offerte e contratti. La mappatura può cominciare dai sodalizi che hanno al loro interno servizi specifici,

che vanno dalla stipula dei contratti attraverso veri e propri consorzi di acquisto, fino al supporto nell’efficientamento energetico. Sono questi i due grossi nodi che, con la maggiore concorrenza, verranno sempre più al pettine: scegliere bene contratto e fornitore e tenere a bada i costi. Sul fronte degli industriali, Univa nel 1999, ha dato vita ad un consorzio, Energi.Va, che da allora si muove rappresentando una pluralità di imprese come un solo grande cliente, potendo così “portare a casa” condizioni contrattuali vantaggiose. Questo consorzio d’acquisto di energia oggi raccoglie oltre 320 imprese per quasi 500 milioni di kilowattora. Più di recente, inoltre, si è anche messa in campo una vera e propria realtà dedicata, Spi Power (divisione energia di Spi – Servizi & Promozioni Industriali Srl) che ha come suo obiettivo quello di offrire una consulenza qualificata nell’ambito del risparmio, dell’efficienza energetica e delle nuove tecnologie in grado di produrre energia, oltre a garantire alle aziende un’assistenza nella selezione dei fornitori e nella negoziazione dei sia per l’energia elettrica che per il gas metano.

A muoversi sul doppio fronte c’è anche Confartigianato Imprese Varese, scesa in campo con il consorzio d’acquisto Cenpi: nel solo 2015 sono entrate a farne parte 233 nuove imprese per quanto riguarda il solo capitolo elettricità, mentre 143 sono i nuovi soci per il gas. La particolarità di questo consorzio? Sta nel fatto che esso è aperto anche alle famiglie, in primis a quelle delle imprese associate. In questo caso i contratti energia elettrica sono 371, i contratti gas sono 339, i contratti elettricità e gas sono 267. Cosa piace alle imprese di questo servizio? Non solo la convenienza – dicono da viale Milano dove si stima un risparmio fino al 50 per cento – ma anche il monitoraggio dei consumi e l’assistenza in fatto di variazioni contrattuali, volture e verifica bollette. Sul fronte invece della consulenza sull’efficienza energetica, Confartigianato Imprese ha un pacchetto di assistenza gestito dal servizio Ambiente e Sicurezza.