Expo 2015, Scapolan rilancia «Varese sarà base logistica»

VARESE Expo 2015 si avvicina: di tempo già ne è volato parecchio da quando Milano è stata scelta per ospitare l’evento che porterà, a due passi da noi, oltre 20 milioni di visitatori. «Di Expo ne parliamo da anni» racconta Renato Scapolan, presidente della Camera di Commercio di Varese «ed ora è arrivato il tempo di capire bene chi deve fare che cosa per portare più opportunità possibili alle nostre imprese e al nostro territorio».
Al 2015 mancano solo due anni: siamo in ritardo? Forse siamo partiti con 12 mesi di ritardo, ma siamo legati al ritardo dell’intera organizzazione di Expo. Non potevamo certamente partire nel 2010 a mettere in campo iniziative quando non avevamo neppure la certezza sul l’evento. Entro questo anno però noi saremo pronti.

Che ruolo ha dunque la Camera di Commercio?
In base alla nostra predisposizione naturale, data la pluralità di interessi che rappresentiamo, ci proponiamo di diventare il punto di riferimento per il coordinamento di tutte le attività. E siamo partiti nel fare proprio questo: nel mettere in comune le intelligenze di tutti i soggetti del territorio. Soggetti istituzionali, associazioni di categoria: ciascuno per il proprio ruolo. A nessuno interessa, tanto meno a noi, guadagnarsi la medaglietta di chi è il più bravo: ma serve una squadra compatta che sappia sfruttare questa occasione e portare un beneficio collettivo ad un unico soggetto economico che deve diventare l’interesse di tutti. Il sistema varesino.

Quali sono le occasioni da cogliere?
In questo momento da cogliere c’è poco per le aziende: in questo frangente stanno lavorando i grandi cantieri, grandi appalti per la costruzione delle infrastrutture. Ma se pensiamo che Expo sarà tutta da riempire e se consideriamo i 20 milioni di visitatori attesi, allora le opportunità da creare sono moltissime.

Cosa ha la nostra provincia da offrire?
Pacchetti completi: offriremo un servizio di incoming per i turisti. Alberghi, ristoranti, percorsi non ci mancano. Ma anche pacchetti per gli imprenditori che arriveranno, le delegazioni da tutti i paesi del mondo, le istituzioni. Dobbiamo presentarci come base logistica per chi arriva: visitatori e potenziali investitori.

Avete in mente di sfruttare le strutture di Malpensafiere e di Ville Ponti per l’occasione?
Chi scenderà a Malpensa, dovrà passare davanti a Malpensafiere. Ma questo non solo nel 2015, bensì da subito. Stiamo pensando di mettere a disposizione un desk informativo per i visitatori: che informi su Expo ma anche su tutte le strutture ricettive della nostra provincia. Non possiamo permetterci di fare investimenti su Malpensafiere, che resterà in carico alla Camera di Commercio fino alla fine di Expo, ma possiamo sfruttare tutte le potenzialità di questa struttura, insieme a Ville Ponti, per ospitare eventi collaterali di Expo.

Entrando nel concreto: quali saranno i prossimi passi per garantire al territorio la possibilità di sfruttare l’evento?
Il 7 maggio ospiteremo nella nostra sede il primo evento, l’evento zero, che abbiamo organizzato proprio per cercare un dialogo costruttivo. Per capire, come ho già sottolineato, chi fa che cosa. E se definiamo bene i ruoli tutti potremo essere protagonisti nell’interesse delle nostre imprese. Il 7 maggio ospiteremo le istituzioni del territorio, le associazioni di categoria e persone di Expo, che verranno a raccontare cosa è stato fatto e cosa c’è da fare. Ci servono informazioni chiare e concrete.

Al di la dei servizi da offrire ai visitatori, le imprese che vogliono mettersi in vetrina coi loro prodotti chiedono pero anche una certa accessibilità agli stand.
Ci stiamo lavorando, ovvero siamo partiti a ragionare su questo fronte. Ma in questo paghiamo il fatto di non essere parte della gestione dell’evento. Non potremo imporci, avremmo dovuto imporci prima, ora potremo solo cercare un dialogo di mediazione.

Avete stanziato dei fondi per gestire questo vostro ruolo di coordinamento per Expo?
Non direttamente, ma Expo entrerà trasversalmente in tutte le nostre funzioni e in tutte le attività. Quando, per esempio, organizziamo qualcosa sul fronte internazionale, sarà nostra priorità indirizzare lo sguardo ad Expo: incontrando una delegazione di cinesi ci proporremo per organizzare sul nostro territorio il loro arrivo e la loro accoglienza nel 2015, mettendo a loro disposizione le nostre strutture per gli eventi dei loro imprenditori, o visite alle nostre imprese.
Silvia Bottelli

p.rossetti

© riproduzione riservata