Anche Varese nel dopo Expo

Davide Galli, presidente di Confartigianato Varese, interviene nel dibattito sul futuro dell’area che ha ospitato l’Esposizione Universale

Le ipotesi riguardanti il possibile futuro del territorio occupato fino a pochi giorni fa dall’Esposizione Universale possono essere importanti per la provincia di Varese, ma non solo, e per quello che rappresenta in termini di imprenditorialità, idee e progettualità. E’ per questo che Confartigianato Varese sta seguendo, con particolare interesse, sia le proposte fatte in questi ultimi giorni dal Governo sullo Human Technopole che quelle avanzate da tempo dalle Università e dalle istituzioni lombarde per organizzare più centri di ricerca.

E’ importante che tutti gli attori del territorio, comprese le imprese, si interessino al futuro di Expo e intervengano nel dibattito portando le loro esperienze e le loro idee. Perché un centro di ricerca di livello mondiale, a Milano, significa opportunità, nuovi stimoli e coinvolge tutti. Le proposte avanzate, infatti, potranno portare occasioni di crescita e sviluppo anche per le piccole imprese della nostra provincia nell’acquisizione di nuove competenze, strumenti, esperienze in un contesto economico che potrà essere più dinamico. Opportunità che si potrebbero tradurre nella fornitura di prodotti e servizi da parte delle imprese ma anche in nuovi stimoli per costruire tutti insieme un vero “hub della conoscenza”. E poi perché il nostro territorio potrebbe assumere un ruolo economico da vero protagonista.

Vogliamo essere più concreti? Pensiamo a tutto quello che potrà accadere in termini economici di vivibilità, benessere, socialità. Pensiamo alle ricadute vantaggiose che si potrebbero avere su tutti gli aspetti logistici, sul potenziamento di Malpensa, sull’attrattività turistica. Ecco perché la nostra Associazione è favorevole alla realizzazione di un hub che possa dare nuovamente a Milano, e ai territori attorno, quella rilevanza e quel peso globale che hanno avuto nei mesi dedicati ad Expo 2015. Restare indifferenti a questo cambiamento non gioverebbe a nessuno: sono l’apertura e il confronto ad essere vincenti, e ciò che si farà di questa area cambierà le sorti del nostro Paese e delle sue province.

Il dopo Expo, allora, dovrà essere una calamita di eccellenze intorno alle quali far gravitare altre competenze e capacità del territorio: tutelare e salvaguardare le nostre particolarità, le nostre capacità e le nostre esperienze sarà un buon punto di partenza. Affermarle come tratto distintivo del modo di fare impresa sarà allora tanto importante quanto l’impegno di voler perseguire l’integrazione e la contaminazione con tutto ciò che accade intorno a noi. La provincia di Varese, proprio perché territorio dalla lunga storia imprenditoriale e dalla vocazione manifatturiera, è pronta a mettersi in gioco e ad accettare la sfida di un cambiamento che, senza dubbio, potrà portare occasioni per un ulteriore progresso e opportunità di sviluppo anche per le nostre imprese.