Che beffa lo sconto-diesel Arriva ma non serve più

Prezzi dei carburanti ai minimi e franco alle stelle: tutto insieme. E il trasporto a Varese diventa “low cost”, anche per le merci

– Arriva lo sconto gasolio, proprio quando non serve più: i prezzi dei carburanti in Italia sono ai minimi termini e oltre frontiera la parità euro-franco non rende più conveniente fare il pieno. Sorridono i pendolari: rispetto a un anno fa con il risparmio sul carburante si paga almeno metà del pedaggio autostradale.
Al Piccadilly di Chiasso la benzina a 95 ottani, che corrisponde alla nostra “verde”, ieri costava 1,36 franchi al litro, mentre il diesel 1,49 franchi. Con il cambio significa pagare rispettivamente 1,36 euro e 1,49 euro al litro.
Alla Bp di Losone, vicino Locarno, benzina a quota 1,36 e diesel a quota 1,43. Alla Migrol del centro Serfontana di Morbio Inferiore benzina ancora più bassa, venduta a 1,35 al litro, mentre per il gasolio si spendevano 1,48 euro (oppure franchi). Al di qua del confine, per cercare il prezzo più basso bisogna scendere fino a Castellanza: al distributore Eni di viale Lombardia il gasolio è quotato 1,26, la benzina 1,34.

Insomma, si riescono a battere anche i prezzi svizzeri della “senza piombo”, che sono mediamente ancora più competitivi per chi non usufruisce dello sconto. Ma è un caso unico: anche a sud, nelle altre pompe registrate sull’osservatorio dei prezzi del carburante, si registrano prezzi ai livelli minimi, ma la benzina rimane più conveniente oltre frontiera.
In via Carlo Noè a Gallarate sia Q8 che Ip offrono la verde a 1,27 e il diesel.
Nel nord del Varesotto i prezzi sono mediamente più

alti: alla Shell di via Sanvito il gasolio è quotato 1,35, la benzina 1,44, in linea con la Esso di viale Valganna (1,36 e 1,44 al self). Alla Ip di Morazzone si sale già a 1,40 per il gasolio e a 1,49 per la benzina, in linea con la Ip di via Dandolo a Varese (1,39 e 1,48) o con la TotalErg di Vedano Olona (1,41 e 1,48). Ma a Luino, alla Shell di via Dante, si pagano 1,32 euro al litro per il gasolio e 1,39 per la benzina. Significa che in questo caso i residenti con la carta sconto possono scendere fino a 1,24 euro per il diesel e a 1,08 per la verde.
Prezzi di gran lunga imbattibili anche per la concorrenza ticinese, che toccano i livelli dei distributori austriaci e tedeschi.
Ecco perché qualcuno comincia a chiedersi se lo sconto gasolio, a queste condizioni, abbia ancora senso, visto che il prezzo medio del diesel con il cambio uno ad uno è diventato più basso in Italia che in Svizzera.

«Siamo pronti ad adeguarci con l’oscillazione dello sconto – fa sapere la consigliera regionale Daniela Maroni, ideatrice dello sconto benzina nel suo ruolo (è vicepresidente nazionale della Figisc) di rappresentante di categoria dei gestori delle pompe di benzina – ora non dovremo tenere d’occhio soltanto il prezzo del carburante, ma anche la variazione dei tassi di cambio. Se non dovessero intervenire modifiche sui costi del carburante in territorio elvetico, rischierebbe di diventare inutile, ma comunque è ancora prematura ogni supposizione e valutazione».
«Non siamo preparati a capire cosa porterà con sé questo tsunami. Per quel che riguarda la carta sconto benzina, se ci saranno dei periodi dove sarà tutto livellato, non ci sarà la necessità dello sconto».
Insomma, per ora si parte, dal primo febbraio (mentre a Varese ieri si sono registrati 193 nuovi inserimenti e 90 estensioni delle carte sconto, in gran parte per il gasolio), poi si vedrà come si muoveranno i mercati valutari, ma anche le compagnie petrolifere d’oltre frontiera, che secondo Daniela Maroni «risponderanno» abbassando ulteriormente i prezzi per non perdere i lauti guadagni assicurati dai “pendolari del pieno”. E se non dovesse servire lo sconto, «i fondi saranno accantonati in attesa che i tempi cambino».