Chiusura di Equitalia. Ecco le novità della manovra

Il governo ha introdotto la cosiddetta “rottamazione” delle cartelle esattoriali

Il prossimo addio ad Equitalia, annunciato dal premier Matteo Renzi, porterà come prima misura alla “rottamazione” delle cartelle esattoriali. Questo il provvedimento previsto dal governo nella Legge di Bilancio 2017.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, una manovra «volta a sostenere la crescita e a rafforzare i servizi di base a disposizione di tutti i cittadini (sicurezza, salute, istruzione) e misure specifiche di sostegno alle fasce sociali più deboli che hanno subito i danni più evidenti della crisi degli anni scorsi». La manovra vale 27 miliardi. E si compone di due parti: il disegno di legge di Bilancio e un decreto legge che contiene misure aventi carattere di particolare urgenza, tra le quali l’avvio del processo di chiusura di Equitalia.

Il decreto per la rottamzione invece si chiamerà “definizione agevolata”.
Sarà possibile pagare le cartelle ricevute sulle imposte e sui contributi, cancellando le sanzioni e gli interessi di mora.
La norma riguarda tutti i ruoli relativi agli anni dal 2000 al 2015.

Per aderire alla cosiddetta rottamazione, quindi, ci saranno circa tre mesi di tempo. I versamenti potranno essere diluiti in quattro rate fino al marzo 2018.
Per chi non paga o lo fa in ritardo salta la “definizione agevolata” e si torna alla vecchia cartella. Un’agevolazione, quindi, per favorire il recupero dei crediti.
Anche chi sta pagando a rate potrà aderire, ma senza recuperare le sanzioni e gli interessi già versati.

Entro i prossimi quindici giorni Equitalia pubblicherà i moduli per aderire alla rottamazione.
Il contribuente potrà aderire entro un tempo massimo di novanta giorni dalla pubblicazione del decreto. Quindi potrà scegliere come pagare, arrivando a dividere l’importo fino a quattro rate.
Dopo sei mesi dalla pubblicazione del decreto il concessionario della riscossione avrà il dovere di comunicare a chi ha aderito l’importo totale da versare e l’ammontare di ogni singola rata. Sarà importante comunicare anche le scadenze di ogni rata.
Il vincolo è che ognuna delle prime due rate dovrà essere pari ad un terzo dell’intera somma dovuta. Mentre le ultime due pari ad un sesto.

Sulle rate saranno anche calcolati gli interessi. Tuttavia sarà anche possibile pagare in un’unica soluzione.

Le prime tre rate dovranno essere versate non oltre il 15 dicembre 2017, mentre la quarta entro il 15 marzo 2018.

Sarà possibile usufruire del provvedimento anche per l’Iva, ma solo se l’imposta non riguarda il pagamento all’importazione.
E sarà possibile sistemare anche la cartelle delle multe stradali non pagate.
Ma il beneficio sarà limitato agli interessi, oppure sulle maggiorazioni previste in questo caso per il tardato pagamento.
La sanzione in sé, infatti, non potrà essere toccata e dovrà comunque essere pagata.