Confartigianato e Openjobmetis siglato l’accordo: «Servizi mirati»

Ieri mattina l’intesa tra l’associazione di categoria delle pmi e l’agenzia per il lavoro

È stata presentata ieri mattina, nella sede varesina di Confartigianato Imprese Varese, l’accordo di partnership tra l’associazione di categoria delle piccole e medie imprese e Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro con sede a Gallarate.

Obiettivi dell’alleanza: mettere a sistema attività sinergiche rivolte a imprese e lavoratori, rispondere, attraverso l’istituto del lavoro in somministrazione, agli eventuali picchi produttivi, sostenendo i segnali di ripresa rilevati a livello nazionale e locale ma non ancora strutturati, ampliare l’offerta destinata all’occupazione oggi articolata nella formazione, nella collaborazione tra aziende e scuole e nell’analisi dei fabbisogni del territorio.

Le imprese interessate a un’assunzione, tramite la somministrazione, potranno rivolgersi a Confartigianato che farà da connettore con Openjobmetis. «Questo accordo è un nuovo tassello del puzzle dei servizi che la nostra associazione mette a disposizione delle imprese – ha affermato , direttore generale di Confartigianato Varese – attraverso il quale vogliamo rispondere alle esigenze di tempestività e flessibilità delle aziende; è una partnership operativa che ha lo scopo di far incontrare in modo efficace domanda e offerta di lavoro. Nel contesto odierno, il passaparola non funziona più; nella ricerca di nuove competenze non si può lasciare nulla al caso».

Grazie ad Openjobmetis si stanno vincendo i pregiudizi che ancora aleggiano attorno al lavoro in somministrazione, un tempo denominato lavoro interinale. «Siamo orgogliosi di questa partnership – ha sottolineato , amministratore delegato di Openjobmetis – il nostro settore non si fonda sulla precarietà, ma sulle garanzie per i lavoratori; ambiamo a costruire la “panchina” delle imprese. La percentuale di lavoratori in somministrazione poi inseriti in azienda è in crescita».

La nuova partnership si misurerà subito in un contesto concreto, quello del luinese, dove due imprese stanno per chiudere e dove le aziende fanno fatica a trovare personale qualificato. «Per il luinese abbiamo due strategie – ha spiegato Colombo – una nell’immediato per far arrivare in zona, da fuori, figure professionali utili alle imprese, mentre nel medio periodo pensiamo a corsi di formazione».

«Nel gallaratese è in grave difficoltà un’azienda del settore della telefonia, di cui non posso fare il nome, che dovrà licenziare 150 persone; pensiamo che il 50% di queste possa trovare un ricollocamento nel luinese» ha affermato Rasizza.