Expo da record: Varese ha vinto su tutto. Treni pieni, hotel esauriti e super food

Bilancio più che positivo in provincia a tre settimane dalla fine dell’Esposizione. Le stazioni del capoluogo, Busto e Gallarate nella top five: 43mila biglietti in 8 giorni

Expo-boom: la provincia di Varese è stata la vera “porta esterna” dell’Esposizione universale di Milano. Dal record di passeggeri verso Expo nelle stazioni delle nostre città alla crescita delle presenze negli alberghi, fino ai numeri positivi del nostro settore “food and beverage”. «Per il sistema Varese è un punto di partenza» fa sapere il presidente della Camera di Commercio Renato Scapolan.
Ma anche la provincia di Varese, per molti visitatori, è stato un vero punto di partenza per Expo.

Le stazioni di Varese, Busto Arsizio e Gallarate, secondo i dati diffusi da Trenord (che ha certificato la bellezza di 5,8 milioni di viaggiatori trasportati in Expo da maggio in poi), sono state nella “top five” degli scali ferroviari in cui sono stati staccati più biglietti in direzione Rho Fiera Expo 2015, dietro a Treviglio e Novara.
In particolare, nei primi otto giorni di ottobre, Trenord ha trasportato 43mila passeggeri da e per Expo 2015 dalle stazioni di Varese,

Busto e Gallarate. Un dato addirittura in crescita rispetto a quello del mese di settembre, quando i passeggeri in partenza e arrivo dalle tre stazioni sono stati in tutto 140mila, il 10% di tutto il traffico regionale lombardo da e per Expo, che a settembre ha raggiunto la cifra record di un milione mezzo di passeggeri (con un significativo più 50% rispetto al mese di agosto). Ma è una presenza, quella dei visitatori Expo, che si sta facendo sentire anche negli alberghi.
Un’indagine della Camera di Commercio di Monza e Brianza segnala che nel mese di settembre le presenze nelle strutture ricettive sono aumentate dell’8,7% per la zona dei Laghi della Lombardia (Varese inclusa), generando un indotto legato ad Expo di 1,2 milioni di euro.

Dati che corroborano quelli pubblicati di recente da Federalberghi, che nel mese di giugno ha registrato un più 26% nell’area di Varese rispetto allo stesso mese del 2014 «grazie alla presenza dei visitatori di Expo», ma anche un più 11,6% nell’area attorno a Malpensa e un più 22% nel Saronnese.
E poi c’è da registrare anche il più 11,1% per l’industria del “food and beverage” della provincia di Varese nei primi sei mesi del 2015, che è stato in parte motivato anche da un benefico “effetto Expo”, vista la presenza dei nostri principali brand del settore (Poretti, Lindt e Prealpi) sotto i padiglioni di Rho. Insomma, numeri di tutto rispetto che testimoniano come l’atteso effetto Expo sull’economia del nostro territorio in fondo non è stato soltanto virtuale.

Un fatto che riempie di orgoglio chi, come la Camera di Commercio di Varese, su Expo ci ha creduto e ci ha scommesso: «C’è stato l’impegno di tutti gli operatori economici della nostra provincia, noi abbiamo fatto da hub – sottolinea il presidente di Piazza Monte Grappa, Renato Scapolan – Innanzitutto, siamo soddisfatti che le aziende del territorio abbiano beneficiato di un evento che ha messo il territorio stesso all’attenzione di tutto il mondo. Poi, siamo altrettanto soddisfatti della nutrita presenza incanalata nei molti eventi organizzati da Camera di Commercio, che ha così confermato in pieno la propria missione di rappresentanza».
L’auspicio è che questo «gioco di squadra» sia un volano per il futuro: «Abbiamo investito e ci abbiamo messo l’anima, perché Expo per noi è stato un punto di partenza per ragionamenti futuri. A partire dalla nuova legge sul turismo che dà molto peso ai sistemi camerali».