«Con Expo, mille posti sul nostro territorio»

La vigilia di Rosario Rasizza, ad di Openjobmetis: «Ci sarà lavoro in più settori, non solo nel turismo. Ma dopo il 31 ottobre non vedo grosse ricadute»

– Openjobmetis scommette su Expo e sulla ripresa dell’economia del nostro territorio, che porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro. Abbiamo incontrato, nel quartier generale di Gallarate dell’agenzia per il lavoro, l’amministratore delegato Rosario Rasizza, con il quale abbiamo affrontato i temi del momento, tra i quali non potevano mancare l’esposizione universale di Milano, che verrà inaugurata il prossimo 1° maggio, e le sue possibile ed auspicate ricadute occupazionali.

«Su Expo noi abbiamo fatto due scommesse – afferma Rasizza – che i lavori siano finiti in tempo per l’inaugurazione, perchè altrimenti partiremmo già con enormi difficoltà, e che ci sia bisogno di supportare le esigenze delle aziende. Per questo motivo abbiamo aperto una nuova filiale a Milano, vicino all’area espositiva ed alla nostra sede centrale di Gallarate».
Una filiale, quella milanese, che resterà aperta sette giorni su sette, pronta ad assicurare personale qualificato in qualsiasi momento.

Le ipotesi formulate alla Openjobmetis parlano di un’ipotesi di oltre mille risorse dedicate alla sola manifestazione, con un incremento superiore al 50% rispetto al numero di richieste standard; un’occasione per le aziende e per i lavoratori.
«Expo sarà anche una grande opportunità ed un’esperienza utile soprattutto per i giovani – prosegue l’amministratore delegato – che potranno vivere un’esperienza lavorativa concreta e cimentarsi con un’esperienza pratica di cosa oggi il mondo del lavoro richieda».
I settori che saranno maggiormente sollecitati grazie all’esposizione universale non saranno soltanto quelli tradizionalmente legati all’accoglienza, come hotel, ristorazione, retail, servizi alla persona e assistenza turistica.

«L’impatto di Expo sarà a 360 grandi – spiega Rasizza – e quindi, in qualche modo, saranno un po’ tutte le attività ad essere coinvolte. Possiamo prevedere che ci sarà richiesta ad esempio di autisti, magazzinieri o addetti alla lavanderia».
Tante opportunità da non lasciarsi sfuggire, che vedranno in prima fila, se non altro per questioni geografiche di vicinanza con l’area espositiva di Rho Fiera, i giovani della provincia di Varese.
Sul fatto che Expo possa in qualche modo proseguire con i suoi effetti benefici anche dopo la chiusura prevista del 31 ottobre, ovvero lasciare qualcosa di positivo per il futuro della nostra economia, il numero uno di Openjobmetis è piuttosto scettico.
«Expo finirà con l’ultimo giorno previsto dalla manifestazione – prevede l’amministratore delegato – quando verrà smontato anche l’ultimo stand. Non vedo francamente grandi ricadute successive all’economia del nostro territorio».

Questo non significa ovviamente, non prevedere una crescita della nostra economia, come già gli ultimi dati macroeconomici di fine 2014 fanno preconizzare.
«Confermo, anche in base ai dati in nostro possesso, come qualche segnale di ripresa dell’economia si stia già registrando – dichiara Rasizza – Vedo una maggiore fiducia tra gli imprenditori e più coraggio da parte delle aziende: del resto, la ricerca di personale sta aumentando».
A proposito di mercato del lavoro, sono freschi di approvazione i decreti attuativi del Jobs Act voluto dal Governo. «Noi facciamo qualcosa di diverso – spiega l’ad di Openjobmetis – soddisfiamo le esigenze di media flessibilità delle aziende. Ovvio che tutti sognino il posto di lavoro fisso, ma le richieste delle imprese sono diverse e legate ai costi flessibili, che non significano sfruttamento».