I bambini clienti “fissi” dei ristoranti? Sempre più locali offrono menù su misura

Il commento di Silvia Bottelli su ristoranti e bambini

Una volta si vedevano meno bambini nei ristoranti: sarà che non si usava, sarà che tenere seduti fermi bambini anche piccolini ad un tavolo era un deterrente non da poco, sarà che alla fine una cena per due o per quattro fa la differenza. Fatto sta che oggi di bambini ai ristoranti se ne vedono molti di più.

Sono sicuramente cambiate molte cose, prima fra tutte l’offerta. Oggi, anche nella provincia di Varese ci sono moltissimi ristoranti che offrono menù bimbi: un’abitudine molto frequente nelle catene di ristorazione, dove sono previsti anche gadget per l’intrattenimento dei più piccoli, dalle matite colorate al giochino da costruire e montare, ai personaggi dei cartoni che invitano i bimbi stessi a convincere i genitori ad andare proprio in quel locale per collezionarli. E insieme alla matite colorate menù semplici, spesso con patatine, carne o pasta compreso di bevanda e gelato, permettono ai genitori di risparmiare qualche euro.

Ma ci sono anche tanti ristoranti dove, nel menù, dedicano una pagina ai più piccoli con proposte adatte alla loro età. E se proprio non c’è alcuna offerta dedicata ai bambini qualsiasi ristorante è oggi disponibile per accontentare i gusti semplici dei giovani avventori con un piatto di pasta al pomodoro.

Insomma, i bambini sono sempre i benvenuti. Quasi sempre: meglio che i genitori rispettino poche semplici regole, per non rischiare di importunare gli altri clienti e non rischiare di rovinarsi la serata a furia di «stai seduto» e di «abbassa la voce».

Primo, dunque, meglio scegliere locali a misura di bambino: vero che rischiano di essere luoghi “affollati” di prole, ma così almeno l’urlo in più di vostro figlio verrà nascosto da quello degli altri. Ci sono persino locali, sparsi un po’ in tutta la nostra provincia, dotati di salette appositamente dedicate ai bambini: mentre i genitori mangiano loro rotolano fra palline e scivoli o guardano cartoni e fanno disegni. Basterà alzarsi ogni tanto per controllare che siano sani e salvi.

Un altro buon consiglio è quello di andare a cenare coi più piccoli ad un orario loro consono: i locali, verso le 19.30 sono meno affollati e soprattutto a quell’ora non ci sono le comitive di giovanotti pronti a far serata che meno tollerano la presenza dei nostri giovincelli. Se il locale poi è molto affollato meglio chiedere la cortesia di far arrivare per prime le pietanze di bambini: l’attesa di snerverà più del necessario. E proprio per evitare che perdano la pazienza alzandosi e girovagando per il ristorante, meglio portare qualcosa per intrattenerli: libretti da colorare, da leggere e, in quest’occasione, ben vengano tablet e smartphone, purché usati ad un volume non esagerato.

Insomma, evviva i bambini al ristorante, se sotto controllo, i quali poi, diciamolo, se invogliati ad uscire e ben accolti con proposte loro adeguate, contribuiscono non poco al business della ristorazione.n