I chimici vanno sulle barricate «L’articolo 18 non ci rassicura»

Jobs act, «le anticipazioni non ci fanno stare tranquilli, a partire dalla riscrittura dell’articolo 18»: è la categoria dei Chimici, in maniera unitaria, ossia Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec a rompere gli indugi su una possibile spaccatura del fronte sindacale e a chiamare alla mobilitazione unitaria i lavoratori.

Aggregare una parte rilevante dell’opinione pubblica, è l’obiettivo già dichiarato dai Chimici per quella che, dicono, «sarà una battaglia dura».

Per questo «le Confederazioni hanno l’obbligo di ricercare una posizione unitaria comune abbandonando tatticismi che sono davvero lontani dalla gravità della situazione. Non è il tempo di battaglie solitarie e minoritarie: è il tempo di una grande battaglia che unisca tutte le forze disponibili». L’appello per un sindacato unito si alza chiaro e forte da Filctem, Femca e Uiltec che devono, però, attendere che si discuta delle misure sul lavoro per valutare le proposte del governo nello specifico.

«Il Governo sembrerebbe intenzionato a scegliere la strada indicata dalla parte più estremista di Confindustria che vuole le mani libere non contro il sindacato, ma contro i lavoratori, soprattutto quelli più giovani». Questa la sintesi per la categoria che chiama alla mobilitazione: «Messa in discussione del reintegro per i vecchi e per i nuovi assunti demansionamento, misura che serve a ridurre i costi e mortificare la professionalità; riforma degli ammortizzatori sociali che abolisce la cassa straordinaria e la deroga, dentro la crisi più devastante che il paese abbia mai avuto, senza i quali avremmo già decine di migliaia di disoccupati in più; salario minimo legale abbandonando minimi salariali inseriti nei contratti, prima per i nuovi assunti e poi, nel tempo, per il resto dei lavoratori».

In altre parole, secondo il sindacato dei Chimici, «giovani trattati peggio dei vecchi, licenziabili senza alcuna obiettiva ragione, con un salario che diventa ufficialmente un sussidio e consegnati nelle mani di un’impresa che esprime un dominio assoluto nei loro confronti».n A. Ped.

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