I timori e le nuove opportunità con l’apertura del mercato globale

“L’accordo Ceta e le opportunità di business tra Canada, Italia e Unione Europea”

C’è chi lo teme e chi ne vede opportunità: quel che è certo è che il Ceta, tradotto letteralmente come Accordo economico e commerciale globale, ovvero il trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea, porterà numerosi cambiamenti. Fra chi ne vede le opportunità ci sono sicuramente i liberi professionisti come architetti, ingegneri e commercialisti: l’accordo economico e commerciale globale siglato tra Unione Europea e Canada prevede infatti, tra le disposizioni, anche il riconoscimento reciproco di alcune professioni, tra le quali queste.

Si viene così ad aprire un’autostrada dell’interscambio di conoscenze, saperi e know how che trova in Italia uno snodo strategico, sia in termini di qualità della formazione che di preparazione dei professionisti. Ceta diventa in questo caso un sinonimo di opportunità di lavoro per i professionisti del settore che non solo si vedono riconosciuto il requisito professionale ma possono sfruttare la possibilità di partecipazione agli appalti pubblici canadesi a tutti i livelli di governo, province incluse. Appalti, ai quali studi di architettura e di ingegneria potranno aderire in rete con imprese di costruzioni, che rappresentano ad oggi una cospicua parte della spesa pubblica del Paese.

Anche questo tema sarà oggetto di approfondimento e chiarimento nel corso del seminario su “L’accordo Ceta e le opportunità di business tra Canada, Italia e Unione Europea” in programma mercoledì 26 luglio dalle 18 alle 20 a Varese, sede varesina di Confartigianato. Imprese e professionisti potranno confrontarsi con Corrado Paina, direttore esecutivo dell’Italian Chamber of Commerce of Ontario; Giuseppe Pastorelli, console generale d’Italia a Toronto; Jan Scazighino, Ministro Consigliere dell’Ambasciata del Canada a Roma; Mario Nigro, avvocato dello Studio legale Stikeman Elliott Llp e Vittorio Turinetti di Priero, Lca Studio Legale.