Il biglietto per la Cina si timbra a Comerio

Una porta verso l’Oriente e la Cina in particolare, aperta da una società di consulenze per aziende della provincia di Varese, la Dass Progettarti di Comerio.

È stato presentato in Regione Lombardia il progetto che contiene l’opportunità di uno sviluppo commerciale nella provincia cinese di Fujian, dove nell’aprile del 2015 è prevista l’apertura di nuove sedi commerciali all’interno di una galleria commerciale di lusso di nuova costruzione.

Il mandato di cercare aziende italiane interessate a provare la sfida dei mercati esteri, in questo caso la Cina, è stato affidato proprio alla società varesina, che offre servizi di consulenza aziendale, sviluppo del business e supporto per l’internazionalizzazione, in collaborazione con Regione Lombardia e in particolare delle commissioni Politiche sociali, Attività produttive e Occupazione.

I settori dell’economia interessati dal progetto sono la moda, il tessile, i gioielli e gli accessori per la casa: ambiti dove le imprese della provincia di Varese primeggiano, grazie alla qualità dei prodotti.

A presentare ieri al Pirellone i contenuti del progetto c’era anche una folta delegazione arrivata dal Fujian, con in testa il presidente Zhang Yinqi, del fondo di investimento cinese che ha lanciato la creazione del nuovo polo commerciale, lo stesso che sta dietro all’Università di Pechino.

«La nuova galleria commerciale del lusso sarà collocata in un’area su cui insistono 58 milioni di persone – spiega Sandro Pignataro, presidente di Dass – Ogni giorno circa 100mila persone gravitano nell’area grazie alla presenza di due parchi di divertimento enormi: inoltre a dicembre verrà aperta un’uscita dell’autostrada gratuita».

Ci sono anche altre vantaggi per le nostre imprese, che potrebbero derivare in prospettiva dall’operazione Cina. «La regione di Fujian è vicina a un porto ed è ricca di aziende di meccanica, con importanti sviluppi anche per turismo e servizi – prosegue il manager varesino, la cui società si occuperà di affiancare le aziende nelle varie fasi del progetto, a partire dal supporto logistico e relazionale – Quello del 2015 potrebbe essere solo un punto di partenza per sviluppare altri business».

La presenza delle delegazione cinese a Milano dimostra quanto a Pechino si apprezzi il sistema delle imprese italiano, quindi lombardo e anche varesino. In Cina potrebbero nascere pure operazioni di franchising per marchi italiani. «Nelle prossime settimane avremo degli incontri con singole aziende, anche della provincia di Varese, per presentare il progetto nei dettagli – ricorda Pignataro – Il fondo cinese ha pensato anche a degli incentivi per chi deciderà di aprire uno spazio nel futuro polo commerciale, dove gli affitti si inizieranno a pagare solo a partire da luglio 2015, perché il periodo dell’allestimento e i primi tre mesi di attività sono gratuiti».

Un’opportunità molto appetibile per aprirsi verso nuovi mercati anche per le aziende del nostro territorio.

«Alle imprese che aderiranno proporremo anche un piano di fattibilità dell’operazione, insistendo sul concetto di rete d’impresa che può consentire anche a realtà piccole, che da sole non ce la potrebbero fare, di partecipare, accrescendo il proprio business grazie allo sbarco sul mercato cinese», conclude il presidente di Dass.

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