Il dono di Natale che tutti sognano? Un bel vestito, ma anche tanti libri

Sotto l’albero. Al terzo posto della classifica troviamo cibi e vini. E quindi i prodotti tecnologici, auspicio del 29% degli intervistati

Proprio in questi giorni oltre 33 milioni di persone nel nostro Paese riceveranno la sospirata tredicesima mensilità. In totale, quest’anno, secondo le elaborazioni dell’ufficio economico Confesercenti sulla base dei dati Istat e sull’indagine Confesercenti-SWG, saranno erogati circa 42,8 miliardi di euro, una cifra in leggera crescita (+0,6%) rispetto allo scorso anno grazie all’aumento degli occupati.

Ma come verranno spesi questi soldi? Secondo l’indagine Confesercenti-SWG 7,6 miliardi saranno usati per acquistare regali natalizi. E allargando un po’ la voce “regali”, a fare la parte del leone, saranno le spese per la casa e per la famiglia: questa voce assorbirà il 36% del totale delle tredicesime, per un totale di 15,5 miliardi, con un aumento di 760 milioni (il 5,2% in più) sullo scorso anno. Oltre 10,3 miliardi di euro, invece, verranno utilizzati per saldare conti in sospeso e mutuo: una cifra elevata (si tratta del 22% del totale), ma in diminuzione del 14,7% (circa 1,7 miliardi in meno) sull’anno scorso, su cui probabilmente ha inciso l’eliminazione della Tasi sulle prime case. Risorse in più che gli italiani utilizzeranno, però, più per fare le formiche che le cicale: la quota destinata al risparmio e agli investimenti sale infatti del 13,2% a 9,3 miliardi di euro, oltre un miliardo in più del 2015.

Ma se per saldare i debiti c’è tempo, al contrario il tempo stringe per gli acquisti di Natale, anche se, complice la crescita esponenziale delle vendite on-line, moltissime persone hanno già comprato i loro doni: secondo un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano, questo, per la Lombardia, sarà un Natale da un miliardo e mezzo di euro. Solo nell’ultimo week end prima delle feste, le spese da shopping natalizio dei lombardi per regali, addobbi e preparativi si aggirerà intorno ai 120 milioni di euro. Ma che cosa vorrebbero in regalo quest’anno i lombardi? Secondo l’indagine della Camera di Commercio la salute è la prima scelta per il 31%, il 12% vorrebbe la pace e il 10% la felicità o i soldi, il 7% la solidarietà, il 4% l’amore, il 3,5% un lavoro e il 2,5% una casa.

Ma al di là dei desideri che fanno tanto bene allo spirito e alla coscienza c’è anche chi desidera qualcosa di più materiale.

Abbigliamento, libri e prodotti enogastronomici di qualità, magari legati alla tradizione. Sono questi i regali che, nell’indagine condotta da Confesercenti ed SWG, gli italiani sperano di trovare sotto l’albero la notte di Natale. In particolare, vorrebbero scartare soprattutto capi d’abbigliamento, segnalati come regalo preferito dal 37% degli italiani.

In seconda posizione i libri, scelti dal 35%, mentre il podio è chiuso da cibi e vini (32%). Al quarto posto della classifica dei regali più desiderati ci sono i prodotti tecnologici, auspicio del 29%. Seguono, in quinta posizione ed un po’ a sorpresa, i buoni acquisto prepagati, graditi al 27% dei rispondenti. Proseguendo nella top ten dei presenti più ambiti troviamo profumi e cosmetici – richiesti dal 18% – ma anche gli elettrodomestici ed accessori per la casa (13%), smartbox e gioielli, entrambi indicati dall’8% degli intervistati. In nona posizione, a pari merito con il 6% delle preferenze, i viaggi ed il denaro: a volere la classica bustina con i soldi, da spendere magari per il capodanno o per i saldi, sono soprattutto tra i più giovani.

Che li preferiscono, anche se di poco, a giochi e videogiochi, al decimo posto con il 4% delle preferenze.

Complessivamente insomma gli italiani sembrano interessati per quest’anno soprattutto a ricevere regali utili, ma sotto l’albero vorrebbero trovare anche a quello cui hanno rinunciato durante l’anno. Una lettura trova conferma anche nella preferenza per i prodotti di moda: l’abbigliamento, infatti, è la voce di spesa più tagliata durante l’anno. In totale, infatti, il 72% degli italiani ammette di aver praticato qualche taglio alle spese negli ultimi dodici mesi.