Il futuro del Faberlab negli Usa c’è già

La missione negli States firmata Univa e Liuc ha portato il direttore di Confartigianato al Techshop. «È un hub di servizio, evoluzione del nostro laboratorio». E l’idea della rete avvicina allo Smartup

A San Francisco si può “toccare con mano” il futuro del Faberlab. «L’hub di servizio qui c’è già, ed è l’evoluzione del nostro laboratorio di fabbricazione digitale».
Il “Techshop” conquista Mauro Colombo, il direttore di Confartigianato Imprese Varese che si è aggregato alla delegazione di Univa e Liuc che in questi giorni è in visita al Ces 2016, la fiera della tecnologia di Las Vegas, e alle imprese innovative della Silicon Valley in California.
Insieme a Marco De Battista di Univa e a Samuele Astuti della Liuc, Mauro Colombo è stato nella sede di San Francisco di Techshop Incorporated, una rete di “workshops” (come li definiscono negli Usa) nata da un’iniziativa di capitale privato.

«Si tratta di uno spazio attrezzato con macchine professionali utilizzabili da tecnici, imprenditori e da chi possiede i requisiti adeguati. È l’evoluzione dei Fablab, più vicina così alla specificità delle imprese artigiane».
Perché il direttore di Confartigianato nel modello TechShop vede il futuro dell’esperienza di Tradate, su cui l’associazione sta puntando molto, da ormai un paio di anni. «Prima di tutto devo ringraziare Marco De Battista di Univa che ha organizzato questo incontro al TechShop – sottolinea il direttore Colombo – il modello di TechShop è sicuramente evoluto, ma è qualcosa che attinge e si alimenta da una cultura e un interesse diffuso in questa città, punto di riferimento da qualche decennio in tutto ciò che è innovazione. Ma ciò che abbiamo visto sembra confermare l’idea che nel nostro territorio stiamo percorrendo con FaberLab come hub di servizio».

Quel futuro come “service” per la piccola e media impresa del territorio, che la ricerca di Pwc sul Digital Manufacturing presentata la scorsa primavera aveva delineato per il FaberLab degli Artigiani varesini: «Un luogo dove mettere a disposizione delle imprese e degli appassionati non solo macchine e strumentazione digitale, ma anche competenze e servizi per la progettazione e la prototipazione – sottolinea Mauro Colombo – luoghi in cui non solo si può “fare” ma anche imparare a “fare

meglio” innovando, nelle imprese che aiutiamo, prodotti, tecnologia e processi produttivi».
Il modello “americano” trova somiglianze con quello “varesino” anche nel modo con cui si è sviluppato nel corso degli anni: «TechShop è anche una “rete” di laboratori – fa notare il direttore di Confartigianato Imprese Varese – anche in questo caso trovo conferma che è vincente l’idea di collaborare non solo con gli altri FaberLab che abbiamo aperto a Mantova, Lodi e prossimamente Vigevano».
«Ma anche quello importante con il laboratorio Smartup della Liuc sul nostro territorio, per costruire progetti e soluzioni complementari e più efficaci di quelle che una singola realtà possa realizzare». Come a dire, che la strada intrapresa sembra davvero essere quella giusta.