«Il piano parcheggi verrà rivisto»

L’intervista - Parla Franco Taddei, scelto da Galimberti come presidente di Avt, società partecipata dal Comune

– Sul suo curriculum nessuno ha avuto nulla da obiettare. Tanto invece è stato detto sulla sua vicinanza a Forza Italia prima e forse alla Lega Civica adesso.
anco Taddei è il nuovo presidente di Avt, la partecipata dal comune di Varese che si occupa, tra le altre cose, della gestione dei parcheggi cittadini.

È un provvedimento che ha voluto il sindaco e che rientrava nelle sue promesse elettorali. Certamente il piano parcheggi ha bisogno di essere rivisto, prima di prendere qualsiasi altra decisione. Bisogna rivedere tutti gli spazi di sosta, dove sono, quanti sono e come sono regolamentati. Sempre sul tema c’è il parcheggio di via Sempione da realizzare, un progetto che, anche se non ancora definitivo, ha bisogno di essere realizzato in tempi brevi perché Varese ne ha bisogno e anche l’area deve essere riqualificata.

Diciamo che sto iniziando a prendere contatto con la realtà di Avt e dopo Ferragosto incontrerò il sindaco per fare mente locale insieme e definire le cose fondamentali su cui confrontarsi. Per ora ho delle idee, da esterno, che però non ho ancora avuto modo di confrontare con il dettaglio delle risorse economiche.

La funicolare è un grosso problema. La struttura c’è e non si torna indietro ma bisogna cercare di renderla produttiva, oltre che bella, perché non si può pensare di reiterare nel tempo una perdita così consistente. Nei giorni scorsi ho fatto qualche sopralluogo con un occhio distaccato. L’utenza c’è, il problema è che c’è anche un solo pezzo di funicolare in mezzo alla montagna che parte da un punto che richiede di essere raggiunto con mezzi autonomi e anche quando si arriva in cima non è proprio accessibile a tutti i tipi di utenti. Sicuramente a qualcosa bisogna pensare, ma in un’ottica più ampia di rivalutazione della montagna varesina. Tante cose cambieranno al Sacro Monte e al Campo dei Fiori, il ragionamento è più allargato.

Se ci si riferisce alla posizione che ho assunto anni fa, quando ero assessore, nei confronti delle partecipate direi di no. Chiariamola. Quando è uscita la normativa nazionale sulla strategicità delle municipalizzate aveva senso tenere solo quelle centrale e di interesse per il comune. Parlo di dieci anni fa, quando Aspem Reti non esisteva ancora e non mi riferivo certo ad Avt che essendo al 100% del comune conferma la sua strategicità per l’ente. Nessuno smantellamento quindi.

Niente di più lontano dalla realtà. Per quanto riguarda la politica possono dire che attualmente non sono iscritto a nessun partito. Sono sette anni che non rinnovo la mia tessera in Forza Italia. Il mio orientamento è quello di una persona che vistasi sollecitata a dare un contributo alla propria città si è proposta. Ho il tempo di farlo perché sono in pensione, e questa era una delle caratteristiche richieste da Galimberti. Mi limito quindi a rispondere con quanto ha già detto il sindaco, che ha ragionato sulla base dei curricula e delle esperienze. Ho ricoperto incarichi e dimostrato sia in comune che in provincia di avere le capacità per costruire e realizzare un buon viatico. Galimberti ha fatto scelte non certo legate all’orientamento politico, ma alla bontà delle persone.