La BTicino in campo per il Banco Alimentare

L’azienda ha adottato un furgone Siticibo coprendone i costi annui

Nella nostra provincia ci sono numerosi esempi di imprese che mettono in atto comportamenti virtuosi per la lotta allo spreco alimentare. Una di queste è BTicino che dal 2012 aderisce al programma Siticibo, promosso dal Banco Alimentare Lombardia, che recupera le eccedenze dalla ristorazione organizzata per distribuirle gratuitamente, attraverso le strutture caritative, alle persone in stato di bisogno sul territorio. BTicino, donando le eccedenze alimentari dal ristorante aziendale, contribuisce così al sostentamento quotidiano di 280 persone in stato di bisogno, attraverso l’azione di tre strutture caritative locali.

Quest’anno l’azienda ha deciso di fare un passo più, adottando un furgone Siticibo a Varese coprendone i costi annui della movimentazione. Un aiuto concreto al Banco Alimentare che solo nello scorso anno ha distribuito gratuitamente alimenti equivalenti a 82mila pasti al giorno a persone in povertà, di cui un terzo è rappresentato da minori.

«Per noi la solidarietà è un valore fondamentale», dichiara Lucio Tubaro, Direttore Risorse Umane di BTIcino, «tanto quanto tutti gli altri aspetti della responsabilità sociale d’impresa, un asse della nostra strategia per contribuire fattivamente alla salvaguardia della società e dell’ambiente e alla creazione di un modello di sviluppo sostenibile. La conferma – ha aggiunto Tubaro – è arrivata anche nel 2017 dalla prestigiosa classifica ‘The Global 100 most sustainable corporations’, pubblicata dalla organizzazione indipendente Corporate Knights,

che ci vede ben posizionati per il terzo anno consecutivo». BTicino ha un’attenzione particolare per le iniziative in risposta all’emergenza sul territorio: anche i regali natalizi pervenuti ai dipendenti in azienda sono stati devoluti a iniziative sociali: in parte proprio al Banco Alimentare della Lombardia, che a sua volta le destinerà a strutture caritative convenzionate a sostegno di persone in difficoltà, e in parte all’Associazione Polisportiva Dilettantistica per Disabili Vharese Onlus, per la raccolta di fondi utili a finanziare attività a favore dell’inserimento sociale di persone diversamente abili.

Ma quello della lotta allo spreco alimentare è un impegno condiviso da molti sul territorio: ricordiamo che è proprio grazie all’impegno che ha visto in prima persona la deputata varesina Maria Chiara Gadda del Pd che dallo scorso mese di settembre è entrata in vigore la legge contro gli sprechi alimentari che si pone proprio come obiettivo primo la riduzione degli sprechi di ogni tipo, andando a incentivare, facilitare il dono, la trasformazione e la redistribuzione delle eccedenze alimentari e lungo tutta la filiera. Una legge per limitare dunque gli sprechi che ogni anno fanno gettare, solo in Italia, 8 miliardi di euro letteralmente nella spazzatura: lo spreco domestico vale lo 0,5% del nostro Pil. Ma se allarghiamo i confini, lo spreco di cibo, calcolato dal residuo in campo alla produzione e distribuzione solo allo spreco domestico nelle nostre case, vale nel mondo circa 2.060 miliardi di euro.