«La crisi non è ancora un ricordo Solo facendo rete possiamo svoltare»

A tu per tu con Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese. Tra presente e futuro. «Disattese le aspettative legate al Jobs Act. Il futuro si scrive insieme, partendo tra i banchi di scuola»

L’economia e il sistema produttivo della provincia di Varese si trovano in mezzo al guado; da un lato, la crisi economica sembra finalmente finita, ma dall’altro lato i segnali di ripresa che pur si intravedono sembrano essere ancora troppo deboli e da verificare. Ne abbiamo parlato con Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese, per fare insieme a lui il punto della situazione sul sistema Varese, per tracciare un bilancio seppure parziale dell’anno in corso prima della pausa estiva e per cercare di tratteggiare i temi centrali nell’agenda dell’economia della provincia di Varese del prossimo autunno. Temi cari all’associazione di categoria come innovazione, rete, formazione e accesso al credito.


Se vuole sapere se si possa parlare di vera ripresa la risposta è negativa; ad oggi, sono ancora troppo deboli i segnali inviati dal mercato del lavoro in provincia di Varese e ciò che si muove non è sufficiente per dire addio alla crisi. Poca soddisfazione, soprattutto se consideriamo le aspettative che gli imprenditori hanno riversato nei confronti del Jobs Act e sulla decontribuzione triennale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.


Mercato e competitività, innovazione, credito, formazione e tassazione locale, sono tutti tasselli che si devono incastrare se si vuole puntare davvero allo sviluppo del tessuto imprenditoriale. Fare crescere un’impresa è un atto di responsabilità ed è per questo che abbiamo potenziato alcuni prodotti alternativi o integrativi rispetto a quelli bancari, come il Credit Pass e il portale www.workinvoice.it.


A questo proposito, abbiamo messo in cantiere corsi che vanno al di là degli obblighi di legge in vari campi come la comunicazione, il marketing, i social, il web e l’export.


Abbiamo organizzato incontri con i Comuni per sensibilizzarli sull’applicazione in particolare di una tassa rifiuti equa e sostenibile, che non si risolva in una doppia tassazione sulle imprese.

L’innovazione guarda a tutti i nostri imprenditori ma anche e tanto al mondo dei giovani e delle scuole con il pieno coinvolgimento dei professori. Faberlab, la nostra officina digitale, ha generato Faberschool, con ben sette stampanti tridimensionali in sette istituti della provincia di Varese. Ma il digital manufactoring va più in là; è per questo che nella sede del Sole 24 Ore a Milano, abbiamo presentato una nostra ricerca, sviluppata con PwC, sul perché la manifattura digitale cambierà tante cose, dentro e fuori le mura delle imprese. Il futuro non aspetta e le imprese neppure.


L’attenzione va a loro certo, ma nell’ottica dell’impresa, attraverso nuove idee, nuovi stimoli e nuove collaborazioni; siamo nell’economia della condivisione ed è per questo che ci muoviamo operativamente facendo cultura, incoraggiando il confronto tra imprese, sviluppando servizi che rendano la vita delle aziende più facile. Facendo rete con enti, istituzioni, banche, amministratori locali e con i sindacati.


Il futuro lo scriviamo giorno dopo giorno con le nostre imprese, però non possiamo fare tutto da soli; occorre mettersi insieme, collaborare, condividere conoscenze e progetti con chi sta su questo territorio. È un metodo che deve costituire una prassi riconosciuta e non un’eccezione.