La culla per i bimbi? Te la stampo in 3D

Si chiama Bob ed è una rivoluzionaria incubatrice neonatale pensata per i paesi in via di sviluppo. Tra i creatori di questo gioiellino c’è anche la ComingTools di Varese, che è partner di Faberschool

Si chiama Bob la prima e rivoluzionaria incubatrice neonatale pensata per i Paesi in via di sviluppo (Africa e Asia) e stampata in 3D alla cui realizzazione partecipa anche un’impresa varesina, la ComingTools di Varese. «Il progetto è partito dalla Open Biomedical Initiative (una ong fondata dal responsabile dell’area biomedicale della Città della Scienza di Napoli, Bruno Lenzi) che insieme ad altri partner, tra cui Sharebot, che opera nel mondo delle stampanti 3D» racconta Lorenzo Migliarini, fondatore di ComingTools, il negozio-laboratorio di piazza XX Settembre a Varese.

Avevano bisogno di un service di stampa che potesse produrre gratuitamente alcuni pezzi dell’incubatrice, «abbiamo risposto subito – racconta Migliarini – perché abbiamo creduto in questo progetto rivoluzionario che tratta tutta quella biomedica che può essere supportata dall’informatica». Pane per i loro denti: ComingTools è nata circa un anno e mezzo fa dalla volontà di un gruppo di specialisti di progettare un nuovo laboratorio di esperienze e relazioni, in particolare come punto di riferimento per i designer che intendono utilizzare la rivoluzionaria tecnica della stampa 3D.

Da subito ComingTools ha iniziato a sviluppare una grande rete di makers, innovatori, professionisti, ed è diventata partner del progetto Faberschool, nato all’interno dell’officina digitale Faberlab di Confartigianato Imprese Varese, per la dotazione delle nuove tecnologie Sharebot alle scuole della provincia di Varese e aiutare studenti e professori ad avvicinarsi alla digital fabrication. «Questo progetto mi ha appassionato subito, anche per la sua implicazione sociale» sottolinea Migliarini: «Bob è la prima incubatrice al mondo stampata in 3D e si può realizzare con un costo massimo di mille euro quando, mediamente, un’incubatrice basica parte dai quattromila euro». E proprio in questi giorni, dal 16 al 18 ottobre ComingTools è presente alla Maker Faire 2015, la più grande fiera al mondo per makers, inventori di ogni età e specializzazione, proprio per presentare insieme a Open Biomedical, l’incubatrice Bob, che permetterà di mantenere costanti i parametri vitali di un bimbo nato prematuramente, o in condizioni precarie, in zone dove la mortalità raggiunge l’85% (il 75% dei bimbi muore entro la prima settimana di vita) e dove la strumentazione medica è inesistente o troppo difficile da gestire.

«Questo progetto dimostra ancora una volta quanto possano essere vaste le applicazioni delle stampanti 3D» sottolinea il fondatore di ComingTools. E non è la prima volta che la società varesina partecipa a progetti dal risvolto sociale: «Abbiamo fatto un’installazione gratuita anche al Museo Tattile di Varese: le stampanti 3D possono essere molto utili nel mondo dei non vedenti». Ma sempre più soggetti si appoggiano al laboratorio di ComingTools «non solo imprese di piccola e media dimensione e makers, ma anche privati che hanno bisogno di stampare oggetti particolari, come pezzi di ricambio che non sono più in commercio: come ci è capitato, manopole, maniglie o addirittura oggetti personalizzati da donare». Ma davvero le applicazioni di questo tipo di tecnologia sono infinite, ricorda Migliarini perché «sono in grado di replicare qualunque tipo di forma». Ne vedremo delle belle.