La pasta non pasta conquista anche gli Usa. E Legù prende il mondo intero per la gola

L’azienda di Albizzate protagonista a New York. Con l’occhio già rivolto a Inghilterra e Australia

– Legù, la pasta non pasta alla conquista dell’America. Sembra il titolo di un film e invece è la realtà. L’azienda albizzatese dal 25 al 27 giugno ha partecipato al Summer Fancy Food Show di New York, la più grande fiera dedicata all’industria alimentare e alle sue innovazioni. «Per noi – racconta , fondatrice di Legù – è stata un’esperienza fondamentale, abbiamo avuto l’occasione di presentare il nostro prodotto davanti a numerosi esperti del settore, gourmet e giornalisti».

In molti infatti, non hanno saputo resistere alla tentazione di assaggiare fusilli, paccheri, tagliatelle, gigli e penne realizzate esclusivamente con farina di legumi e senza grano. «Il nostro prodotto ha delle peculiarità che lo rendono unico – continua la numero uno di Legù – proprio per questo siamo riusciti a fare breccia in un mercato così competitivo come quelle americano». E, dopo un anno e mezzo dall’apertura dell’azienda, è una soddisfazione ricevere ordini e richieste da “mostri sacri” del settore come Eataly – New York e piccole realtà rinomate.

«Sono stati tre giorni davvero impegnativi e molto importanti – sottolinea l’ideatrice di Legù – penso che siamo riusciti a gettare le basi per poter essere competitivi e portare la nostra artigianalità anche in America». Un’occasione irripetibile per portare un po’ di quella bontà e genuinità che rende l’alimentazione mediterranea famosa in tutto il mondo ed alla base c’è la voglia di realizzare un prodotto bilanciato a livello nutrizione. «Il nostro messaggio è stato ben recepito – evidenzia Monica Neri – e stanno già arrivando i primi contatti ed i primi ordini». Un fattore che potrebbe spaventare ma che per i proprietari dell’azienda di Albizzate rappresenta una sfida da raccogliere e da giocare fino in fondo. «Attualmente – conferma Monica – abbiamo già un buon quantitativo di merce grazie all’ordine effettuato dal nostro importatore Bonitalia, ma siamo pronti a esaudire tutte le richieste che riceveremo».

Infatti, pur rimanendo una realtà artigianale, la struttura è solida ed i meccanismi ben oliati. «Con i nostri macchinari – dichiara l’ideatrice di Legù – siamo in grado di produrre almeno quattro volte tanto il volume attuale. Se le cose andranno come speriamo, assumeremo nuovo personale». E dopo quasi due anni di lavoro ininterrotto e senza sosta, alla ricerca della perfetta combinazione tra gusto e salute, è finalmente giunto il momento di prendersi una pausa (breve) per ricaricare le batterie ed affrontare al meglio la nuova stagione che sarà ricca di traguardi importanti.

Infatti, non finisce qui, Monica ed il suo team non si accontentano di approdare nella nazione a stelle e strisce, stanno puntando all’Australia ed anche oltre Manica. «Abbiamo vinto un bando con Regione Lombardia che ci permetterà di partecipare alla fiera Speciality Fine Food a Londra ai primi di settembre – afferma Monica Neri – Un mercato totalmente nuovo, al momento non abbiamo un distributore ufficiale. Sarà un’avventura».