La Regione stanzia 1,8 milioni di euro per la bonifica delle aree degradate

Una serie di interventi che serviranno a migliorare sensibilmente la situazione sul nostro territorio

«Sono stati stanziati oltre 1,8 milioni di euro per interventi di bonifica sul territorio della Provincia di Varese».
Questa la notizia che arriva dall’assessore regionale Francesca Brianza. La quale commenta l’approvazione del Programma annuale di intervento per l’attuazione delle misure di prevenzione connesse ad attività di gestione dei rifiuti per l’anno 2016, che è stato deliberato dalla giunta regionale, durante la riunione di ieri, che si è svolta al Parco Scientifico di Lodi.
Una serie di interventi che serviranno a migliorare sensibilmente la situazione sul nostro territorio e che dimostra l’attenzione dell’Ente regionale verso tutto il Varesotto.

«Nello specifico – dichiara l’assessore – gli interventi per la Provincia di Varese interesseranno i comuni di Cazzago Brabbia, Fagnano Olona e Cittiglio».

«Nel Comune di Cazzago Brabbia –illustra Brianza – gli interventi riguarderanno l’area dell’ex fornace, oggetto di deposito abusivo di rifiuti, e consisteranno nella rimozione e nello smaltimento degli stessi e la messa in sicurezza dell’area attraverso opere di recinzione e cartellonistica. Nell’area ex Tintò di Fagnano Olona, gli interventi prevedono la verifica statica degli edifici dell’area industriale dismessa, la rimozione dei rifiuti presenti sull’area e l’asportazione delle lastre di copertura di cemento – amianto e dei relativi frammenti dispersi sul suolo lo smaltimento degli stessi».

«Nel Comune di Cittiglio infine, saranno effettuati lavori di bonifica sull’area Ex Conceria Fraschini – ex Acquatech – ex Ares, che prevedono lo svuotamento delle vasche dell’impianto di depurazione attraverso la rimozione e lo smaltimento dei reflui presenti e la rimozione dei bidoni e delle cisterne sparse sull’area. Con questi interventi Regione Lombardia contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente e alla messa in sicurezza di aree dismesse che, lasciate al degrado, costituiscono un rischio per l’incolumità e la salute dei cittadini».