La Safe Bag non si ferma Adesso si vola a Dublino

Il percorso di quotazione che ha portato alla fine della scorsa estate la Safe Bag, l’azienda gallaratese leader europea nella prestazione dei servizi di protezione bagagli per i passeggeri aeroportuali, all’Aim, il mercato riservato alle imprese di piccole e medie dimensioni è partito da un bisogno pratico: trovare i fondi necessari per sviluppare concreti piani di espansione.

«Non trovavo un supporto finanziario da parte delle banche, nonostante io avessi concreti piani di sviluppo e numeri di tutto rispetto – ci ha raccontato Rudolph Gentile, amministratore delegato di Safe Bag subito dopo la quotazione, quando già in fase di collocamento la domanda di azioni è stata superiore all’offerta, e la raccolta ha superato i 3,5 milioni di euro – per questo ho deciso di rivolgermi a Borsa italiana».

Con la quotazione il titolo è cresciuto passo dopo passo e da lì lo sviluppo della società gallaratese non si è più arrestato: nata quindici anni fa oggi serve oltre due milioni di clienti, attraverso una sessantina di punti vendita in 27 aeroporti, di cui dieci in Italia, 16 in Europa e, da giugno 2013, l’aeroporto di Miami in Florida.

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