L’arte di Ortelli: business in brughiera

In mostra a Malpensa le opere del genio di Viggiù. Obiettivo: «La gente dovrà aver voglia di venire qui». L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Ma*Ga, Amici di Piero Chiara e Sea: «Risultati già ottimi»

– Anche l’arte fa business e le sale vip del Club Sea si trasformano in spazi espositivi.
In mostra le opere di Gottardo Ortelli, artista di valenza nazionale e internazionale, nato a Viggiù e vissuto a Varese e Milano.
All’estro delle sue tele il compito di attirare l’attenzione anche del viaggiatore più distratto perché Malpensa vuole essere un aeroporto “da ricordare”.
Serafino Perego, direttore Real Estate di Sea, lo dice e lo ripete: «Malpensa deve essere un aeroporto che attiri l’attenzione di tutti, curiosi compresi. Chi avrà un’ora di tempo libero, dovrà aver voglia di spendere qui il proprio tempo perché qui può trovare qualcosa di diverso, non solo banchi check-in».

Passeggeri da coccolare e far sentire a casa, ma anche cittadini del mondo e dei dintorni che dovranno aver voglia di frequentare l’aeroporto e tornarci. Anche, anzi soprattutto, grazie all’arte.
“L’arte è un viaggio” diceva Fausto Melotti (esposti a Malpensa i suoi “Sette Savi”) e questo è il mantra che Sea utilizza, certa che a Malpensa si possa incontrare la sintesi migliore di questo stesso mantra.
Ecco allora l’importanza dell’esposizione delle opere di Ortelli,

in un luogo – le vip lounges di Sea – non accessibile a tutti, ma in ogni caso con 310mila passaggi all’anno che non sono affatto poca cosa.
Ieri il via all’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Piero Chiara, secondo appuntamento del progetto “Sea e Ma*Ga per l’arte”, nato dalla volontà del gestore degli scali di Malpensa e Linate, e del museo Ma*Ga di Gallarate di trasformare le aree d’attesa del Terminal 1 in un luogo dove l’arte si esprime e si racconta.
Una collaborazione proficua, nata cinque anni fa come una sorta di test «che ha già dato risultati ottimi», indica Serafino. Dalla didattica, alle esposizioni, alla collaborazione con i ragazzi dell’istituto “Puccini” di Gallarate per le loro esibizioni musicali ai passeggeri in attesa di prendere un volo, esiste un rapporto tra aeroporto e realtà territoriali.
«Per noi è una grande soddisfazione e ci sono margini per ampliare ancora la collaborazione», rimarca il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Gallarate Sebastiano Nicosia.

Voglia di guardare avanti anche da parte del Ma*Ga. «La nostra strategia è aprirsi all’esterno e riprenderemo a spron battuto», assicura il presidente del museo gallaratese Giacomo Buonanno.
«Dopo Vittore Frattini, ora la mostra dedicata a Gottardo Ortelli in una logica di continuità: da un lato prosegue il dialogo con il pubblico che trascende i confini della città di Gallarate e, dall’altro, procede il percorso di rassegna e analisi critica delle eccellenze artistiche che si sono sviluppate intorno a questo territorio».
Annota decisa la direttrice del museo Emma Zanella: «Il rapporto con l’aeroporto è una scommessa». Sea e Ma*Ga sono della stessa squadra e intendono vincere la partita che non è un azzardo ma un percorso ormai tracciato da continuare a seguire.