Le imprese credono nell’industria 4.0. E ci investono

I dati Ucimu confermano l’incremento del 5,1% nel primo trimestre nella richiesta di macchine utensili

Tornano a crescere gli ordini per i macchinari, crescono gli investimenti, è boom di domande per la Nuova Sabatini: questa è la declinazione concreta del concetto di Industria 4.0. tanto di moda oggi. Le imprese ci credono e sono tornate ad investire: e questa volta oltre alle parole ci sono i dati a dimostrarlo.

Certamente il Piano nazionale Industria 4.0 del Governo ha preso la strada giusta e ha offerto alle imprese uno stimolo in più: «La scelta delle autorità di governo di dotare il paese di una politica industriale compatta che favorisca l’aggiornamento tecnologico e organizzativo delle imprese è stata lungimirante non solo per i provvedimenti contenuti nel Piano ma anche per la tempistica scelta» spiega , presidente Ucimu-Sistemi per Produrre commentando i buoni risultati dell’indagine trimestrale di Ucimu per il periodo gennaio-marzo 2017. «Infatti, dopo anni di difficoltà, il mercato nazionale, a partire dal 2014, era tornato ad investire in sistemi di produzione. Il risveglio della domanda e il contestuale dato di invecchiamento degli impianti produttivi, risultati con un’anzianità media pari a 13 anni, sono i fattori che hanno reso perfettamente adatto il contesto temporale nel quale applicare il Piano».

La rilevazione trimestrale della raccolta ordini Ucimu di macchine utensili, nel primo trimestre 2017, ha registrato un incremento del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2016. In valore assoluto l’indice si è attestato a 187,7, ben al di sopra della media 100 fissata al 2010. In particolare, il risultato complessivo dell’indice, è stato determinato dall’ottimo riscontro degli ordinativi raccolti sul mercato interno, cresciuti del 22,2% rispetto al periodo gennaio-marzo 2016. Il valore assoluto dell’indice si è attestato dunque a 236,3. «Resta da capire – continua il presidente di Ucimu – se un anno basta per ridare alle imprese italiane lo slancio necessario affinché possano incrementare la competitività indispensabile per il confronto con i competitors esteri».

Ma un altro dato indica che le imprese credono e vogliono continuare ad investire nell’Industria 4.0: i risultati legati al ricorso alla Nuova Sabatini, lo strumento agevolativo nato proprio per accrescere la competitività del sistema produttivo migliorando l’accesso al credito delle imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

Ad oggi, spiegano i dati dell’Unione Industriali varesina, è di quasi 1,4 miliardi il valore degli investimenti resi possibili tra le imprese lombarde grazie alla Nuova Sabatini. Tra le regioni del nord Italia, che da sole costituiscono il 79% degli utilizzatori, la Lombardia spicca al primo posto per il ricorso a tale strumento di finanziamento: «La Nuova Sabatini – ha spiegato , Responsabile dell’Area Credito di Univa – è il veicolo giusto per centrare l’obiettivo: incentivare la manifattura digitale, incrementando l’innovazione e l’efficienza delle Pmi con le nuove tecnologie intelligenti ed interconnesse, è possibile. In altre parole, aprire i cancelli aziendali all’industria 4.0 conviene. E nemmeno poco».