«Linate? No, la sfida è con Fiumicino»

Ieri visita della commissione Attività produttive della Regione a Somma dopo le proteste di Colombo. Vertice con albergatori, tassisti e noleggiatori: «Il territorio giochi la partita di Malpensa in attacco»

«Oggi il Governo tiene una posizione da centrocampista. Dobbiamo essere bravi noi a farlo sbilanciare a favore di Malpensa, per la valorizzazione di questo aeroporto», dichiara Angelo Ciocca, fazzoletto verde nel taschino, presidente della commissione regionale Attività produttive ieri a Somma Lombardo per incontrare albergatori, tassisti e noleggiatori con conducente del territorio.
Dopo la protesta nei panni di uomo sandwich del sindaco Guido Colombo, la commissione è venuta in loco per toccare con mano la situazione.
Dunque fronte comune pro Malpensa? «Il territorio deve giocare questa partita in attacco», incalza Ciocca. Anche facendo un gol a Linate? «Il gol dobbiamo farlo a Fiumicino, non a Linate», arretra subito il presidente.

«C’è spazio per entrambi gli scali, per Linate e per Malpensa. Piuttosto si sposti l’attenzione dagli aeroporti del Centro Italia a favore di quelli del Nord».
Eppure gli albergatori della zona ne sono certi: «Se vogliamo uno sviluppo della regione e del sistema aeroportuale, va cambiato l’attuale assetto tra Linate e Malpensa. Mi auguro che la commissione metta pressione a chi di dovere in tal senso», la dichiarazione di Frederick Venturi, vicepresidente di Federalberghi Varese, presente ieri all’audizione

all’hotel Crowne Plaza di Case Nuove.
La partita è sul campo di Milano, il gioco d’attacco con l’idea di fare rete nella porta della capitale non sembra bastare, è ormai troppo lontano, non più un’azione della stessa partita.
È il sindaco di Somma a ribadire il concetto durante l’audizione (presenti anche i colleghi di Lonate Pozzolo, Ferno, Golasecca e Arsago Seprio): «Chiediamo a regione Lombardia di alzare la testa. Il Comune di Milano non può gestire la partita del trasporto aereo in questa regione. Si tratta di scegliere Malpensa per il Nord Ovest e, soprattutto, di ridurre significativamente il ruolo di Linate, non ne chiediamo la chiusura».
Il sindaco ricorda i dati: 16mila lavoratori che accedono al sedime ogni giorno; altri 11mila, stimati, impiegati appena al di fuori dei confini di Malpensa. «Non c’è crisi del tessile o di altri settori che possa paragonarsi alla crisi del trasporto aereo e, in particolare, di un aeroporto che trascina con sé tutti gli altri comparti perché un pezzo importante della produttività del nostro paese, di area vasta, resterebbe tagliato fuori dal mondo».

Lombardia leader europeo nel commercio con l’estero, insieme ai migliori lander tedeschi: qui pone l’accento il sindaco di Somma che, con il completamento di Tav, Pedemontana e Brebemi posiziona Malpensa «al centro di un bacino d’utenza di 17 milioni di abitanti con 1,6 milioni di imprese attive». In più c’è il fattore turismo da non sottovalutare nel sistema Italia, anche al Nord.
La Commissione regionale prende nota e scrive in agenda, per il giorno 11 dicembre, un incontro con Sea per «cercare risposte concrete» indica Ciocca.
«Ci occuperemo anche di verificare la possibilità che i proventi delle tasse d’imbarco rimangano  sul territorio e agiremo, d’accordo con la Commissione Rapporti con la Svizzera, per sostenere le esigenze dei servizi di trasporto con conducente».
E le altre attività legate a Malpensa? «Se ci arriveranno segnalazioni siamo pronti a vagliarle e a incontrare chi ci chiede un’audizione», ricorda il presidente Ciocca.