Malpensa: l’eterna imputata è la politica «Tante promesse ma per ora pochi fatti»

Le organizzazioni sindacali tornano a chiamare in causa la politica per le mancate scelte su Malpensa

– «Siamo stanchi di promesse, vogliamo dati di fatto», dichiara Aldo Palluotto, segretario generale della Uiltrasporti di Varese.
«Questo aeroporto è vuoto, potrebbe avere capacità tre volte quelle attuali. Ma i nostri politici sono assenti, vengono a Malpensa soltanto quando c’è odore di elezioni, a chiedere il voto. Poi spariscono». Va a segno la collega della Filt Cgil di Varese Monica Avanzi: «Malpensa potrebbe crescere anche senza Alitalia / Etihad, ma senza accordi che ne condizionano l’attività».

Aggiunge il segretario generale della Fit Cisl Dario Grilanda: «La pressione a tutti i livelli di cui è sempre stata capace Alitalia, ha portato al sacrificio di Malpensa. Per salvare il proprio business ha penalizzato l’aeroporto di cui sarebbe dovuta essere la compagnia di riferimento». Ma c’è di più, ricorda Grilanda: «Tutti i Decreti che hanno preceduto quello recente dell’attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi pro Linate, non sono stati rispettati in toto. Perché, invece, il Decreto Lupi viene rispettato alla lettera?»
Malignità reali. «Vogliamo progetti» dicono le organizzazioni sindacali dei Trasporti di Cgil, Cisl e Uil. «Tentativi falliti su Malpensa ce ne sono stati tanti, troppi».

E forse più nessuno crede a un impegno effettivo della nuova Alitalia nello scalo nostrano. La volontà di puntare anche su Venezia è già stata dichiarata dal vettore aereo della Magliana. E su Malpensa rimarrebbero i voli che già oggi Alitalia non ha pensato di togliere (New York, Tokyo, Mosca, Tirana).
Per Expo si parla della rotta su Shangai e Osaka oltre ad Abu Dhabi, hub di Etihad. Ma se i voli per Abu Dhabi sono già in vendita, «quelli per Shangai no», incalza Monica Avanzi.

«Arriveranno veramente i voli intercontinentali promessi da Alitalia a Malpensa?» Intanto è aumentata l’offerta da Linate a Francoforte e London city, oltre al già noto accordo di codeshare con airberlin per tutti i 412 voli settimanali diretti di Alitalia e airberlin tra l’Italia e la Germania, l’Austria e la Svizzera. Sempre da Linate, però.