Meridiana: mobilità per 880 dipendenti. Ed esplode la rabbia dei 300 di Malpensa

La comunicazione - Sindacati sul piede di guerra dopo l’annuncio. Domani presidio dei lavoratori all’hangar 4 dello scalo

Esuberi Meridiana, il dado è tratto. Per il sindacato di base Usb: «È chiaro che l’azienda sta trascinando lavoratori e sindacati verso lo scontro frontale».
Ieri mattina la comunicazione di Meridiana fly e Meridiana Maintenance ai sindacati e alle istituzioni competenti dell’avvio della procedura di messa in mobilità di 880 unità in esubero strutturale per Meridiana Fly – nello specifico 142 piloti, 649 assistenti di volo e 89 personale di terra – e di 75 dipendenti per Meridiana Maintenance.

«Resta in ogni caso confermato il target di 527 unità in esubero nell’ipotesi di accordo sul contratto di lavoro e realizzazione della partnership con la Qatar Airways», rende noto la compagnia aerea.
Nemmeno un eventuale accordo con Qatar potrà, dunque, salvare tutti i lavoratori Meridiana: 527 saranno “di troppo”. Difficile credere che la base Meridiana di Malpensa, con i suoi 300 dipendenti, possa salvarsi, già ora con aerei e personale a terra mentre volano i colleghi di Air Italy, società del Gruppo che si è presa i voli della “sorella maggiore” a Malpensa.
«Sembra che Meridiana miri a far saltare le pur esilissime possibilità di trovare soluzioni condivise», dichiara la Federazione dei Trasporti della Cgil. «Non si può trattare sui criteri di individuazione degli esuberi e sulla riduzione del numero mentre Meridiana ne viola le premesse indispensabili, offrendo posizioni di lavoro in Air Italy a tempo indeterminato». Non si può “travasare” personale dall’una all’altra società.
«Le modalità di ricerca verso Air Italy devono essere   temporanee con l’utilizzo del contratto a termine con scadenza alla fine della Cig in atto o tramite lo strumento del distacco», ricorda la Filt.
Proprio su questo fronte, lunedì scorso un centinaio di dipendenti hanno occupato la palazzina di Air Italy a Malpensa. E anche domani a partire dalle 9 ci sarà il presidio dei lavoratori presso l’hangar 4 dell’aeroporto Malpensa in occasione della convocazione di alcuni dipendenti Meridiana (secondo turno) per  la firma  della proposta di lavoro in Air Italy, «la controllata di Meridiana in cui da anni si trasferisce l’attività». Contratti «che non solo sono inaccettabili poiché ultrattivi rispetto la fine della cassa integrazione ma che ribadiscono la volontà aziendale di mantenere le due realtà separate», dicono da Usb. 
Intanto Meridiana dichiara: «È stata pianificata l’attivazione di strumenti quali l’assorbimento di personale navigante presso Air Italy; pre-pensionamenti; accesso alla mobilità volontaria incentivata; e un maggiore impiego di personale navigante in caso dell’auspicata finalizzazione dell’accordo di partnership».
Azioni che, secondo la compagnia, consentirebbero «di ridurre in maniera significativa la dimensione del personale in esubero, che potrebbe diminuire sino a un totale di 527 persone, di cui 470 in Meridiana fly (422 assistenti di volo, 48 appartenenti al personale di Terra e nessun pilota) e 57 unità per Meridiana Maintenance».
L’Azienda aveva preannunciato il 10 aprile quale termine ultimo per l’apertura delle procedure di mobilità. «Saranno subito attivati i confronti con le organizzazioni sindacali e le istituzioni per definire l’utilizzo degli strumenti disponibili per la gestione del personale in esubero che, nelle due società, ammonta a 955 unità», scrive Meridiana. Domani i lavoratori di Malpensa si faranno sentire.