OpenJobMetis: il futuro è nel lavoro

«È iniziato tutto da via Carrobbio 13. Oggi, per questioni logistiche, ci siamo spostati a Gallarate, ma il nostro cuore resta varesino».

È la storia di Rosario Rasizza, amministratore delegato di OpenjobMetis, colosso del lavoro interinale che, partito da Varese, oggi è una delle aziende leader del settore. Tutto è cominciato da una legge che ha cambiato per sempre il nostro mercato del lavoro.

Rasizza lo ha raccontato ieri agli studenti dell’Insubria, durante una lezione del corso di laurea in Economia e Management. «Ai ragazzi, prima di tutto, dico di prepararsi: specializzatevi, cercate di restare aggiornati e di essere sempre un passo avanti. Studiate l’inglese e apritevi al mondo: solo così riuscirete ad emergere».

OpenjobMetis oggi è leader tra le agenzie interinali in Italia, ma è partita praticamente da zero solo nel 2001. «Prima del 1997 un’azienda come la mia sarebbe stata illegale – racconta Rasizza – Ma quell’anno venne promulgato il “pacchetto Treu”» Una serie di norme, firmate dall’allora ministro del Lavoro del governo Prodi, Tiziano Treu, che per la prima volta aprì il mercato del lavoro, rendendo possibili altri tipi di contratto che non fossero quello a tempo indeterminato.

Dopo quella legge inizia a nascere in Italia il mercato delle agenzie interinali. Rasizza, allora a capo di una società di servizi, capisce che si tratta di un business destinato a crescere, e cerca chi possa finanziare un’agenzia.

La prima cosa che gli investitori vogliono è un business plan. «Non avevo nemmeno un’idea precisa di cosa fosse – racconta l’imprenditore – sono andato alla Liuc, tra i laureandi della facoltà di economia, cercandone uno che stesse facendo una tesi sul business plan, per farmi aiutare».

«L’ho presentato agli investitori e ho ottenuto i soldi necessari per iniziare: dieci miliardi di lire. E il primo da cui andai mi disse che non era stato il mio businessplan a convincerlo, ma il fatto che non mi fossi abbattuto alle prime difficoltà». Inizia così l’avventura di OpenJob, un’azienda che, con gli anni, cresce a ritmi esponenziali. Dopo le prime agenzie in provincia di Varese, Rasizza capisce che è arrivato il momento per espandersi. Ma aprire da zero altre filiali costa troppo: meglio annettere altre agenzie locali.

«Mi sono reso conto che questo è un settore dove è possibile aggregare le aziende tra loro, per sfruttare la presenza sul territorio e la conoscenza dei clienti». Si inizia con Pianeta Lavoro, del bresciano, e si continua con le altre che oggi fanno parte del gruppo, fino a Metis, che oggi dà la seconda parte del nome all’azienda.

«Nel 2007, finalmente, ho potuto fare la prima operazione di disinvestimento. I soci che avevano messo in tutto dieci miliardi di lire, se ne sono ritrovati 46». Ma i vantaggi non sono solo per i soci: oggi OpenJob Metis ha 590 dipendenti, che hanno favorito 91mila assunzioni. E il 15% di queste a tempo indeterminato.

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