Pedemontana beffa: tutti dal ministro tranne Varese

Gli ultimi a incontrare Delrio sono stati i grillini e hanno chiesto di bloccare la nostra autostrada. Alfieri: «Già chiesto l’incontro». Lozza in pressing

– Pedemontana, l’ennesima beffa per Varese: tutti riescono a incontrare il ministro, tranne i nostri amministratori. «Spero che arrivi il nostro turno. Il peggioramento della situazione in questi giorni rende questo confronto sempre più urgente» ammette il sindaco di Lozza.

Non bastava la beffa della nuova campagna di sconti, in vigore a partire dal primo febbraio dopo che è scaduta la promozione del 50% di sconto sul pedaggio per i sottoscrittori del “Conto Targa”, che sono molto più convenienti per gli utilizzatori della Tangenziale di Como che non per quelli della Tangenziale di Varese, visto che ai comaschi basta pagare 12 transiti per avere diritto allo sconto del 50% sul pedaggio, mentre i varesini devono percorrere la Gazzada-Vedano ben 20 volte per poter avere accesso allo sconto. Varese è snobbata, probabilmente a sua insaputa, anche dal ministro delle infrastrutture e dei trasport, che dopo quella degli amministratori della provincia di Como ha avuto un faccia a faccia persino con la delegazione del Movimento Cinque Stelle della Lombardia, che notoriamente è tutt’altro che tenera nei confronti delle grandi infrastrutture stradali e che a Roma è all’opposizione.

Al ministero si sono presentati i parlamentari “grillini” e e il consigliere regionale in rappresentanza dell’area del Nord Milano e della Brianza, che subisce i problemi di traffico indotti dall’immissione del tronco principale della Pedemontana nella già congestionata superstrada Milano-Meda: hanno chiesto senza mezzi termini a Delrio «l’abbandono del progetto Pedemontana e lo stanziamento di risorse per il potenziamento del trasporto pubblico locale». E il ministro, stando a quanto riferiscono, avrebbe assicurato che «non

intende destinare all’opera un euro in più di soldi pubblici rispetto a quanto già previsto e speso». Parole forti, che fanno a pugni con le speranze del territorio di ridurre l’impatto del pedaggio sulle tasche dei nostri automobilisti, soprattutto per coloro che utilizzano le Tangenziali di Varese e di Como, entrambe ancora “monche” visto che mancanti delle decisive seconde tratte. Ma , segretario regionale del Pd, rassicura: «Abbiamo già chiesto una data al ministro Delrio per incontrare gli amministratori del territorio. I tempi della convocazione si sono allungati perché vorremmo che sia una riunione operativa, infatti non parteciperanno solo i nostri amministratori ma anche quelli della provincia di Monza e Brianza, per approfondire tutti i nodi dell’autostrada».

Eppure , il sindaco di Lozza che è tra i più direttamente colpiti dall’impatto della Tangenziale di Varese, fa notare come sia «diventato ancora più urgente il confronto con il ministro, alla luce del peggioramento ulteriore della situazione che si è verificato dal primo febbraio con la fine della scontistica promozionale sul “Conto Targa”». A Licata e agli altri sindaci, che intendono spingere per la gratuità della Tangenziale, non resta che attendere: «Non è ancora il nostro turno, speriamo che arrivi presto – allarga le braccia il sindaco di Lozza – abbiamo già sollecitato la stessa direzione generale del ministero».