Pressing democrat su Pisapia SeaH, nel mirino pure i manager

Obiettivo: zero esuberi. La linea del Partito Democratico lombardo, sotto stretta vigilanza di quello nazionale, attento alla questione Sea Handling, è arrivata dritta dritta al tavolo del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, ieri pomeriggio.

Mentre il principale azionista di Sea, ossia il Comune di Milano, discuterà oggi con i vertici Sea, a Palazzo Marino è arrivato ieri Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd nazionale, accompagnato dal segretario regionale Alessandro Alfieri.

«Bisogna mantenere sangue freddo e andare avanti nello spirito dell’accordo», dichiara Alfieri. Come dire che non si tiene conto del voto dei lavoratori di Sea Handling che hanno bocciato l’ipotesi di accordo tra organizzazioni sindacali e azienda? «Niente affatto», sostiene il segretario lombardo del Pd. «Bisogna andare avanti, ma con un segnale in più. I dirigenti Sea per primi devono fare un sacrificio, ci deve essere una riduzione significativa del loro trattamento economico». Dunque la trattativa potrebbe riprendere da qui, mettendo subito nero su bianco i super stipendi e i “bonus” da sottrarre ai manager Sea.

«Vinciamo se tutti remiamo nella stessa direzione», commenta Alfieri che parla di «fase straordinaria» e della necessità di ritrovare un «clima positivo per poter andare avanti» nello spirito dell’accordo, «unico percorso per non avere esuberi».

Di nuovo: «A chi guida è chiesto un sacrificio» rimarca la voce del Pd lombardo con il pieno appoggio della segreteria nazionale del partito. Non viene dato nulla per scontato, nemmeno da Bruxelles. I vincoli posti dalla Commissione europea sono chiari: Sea Handling ha una sanzione di 452 milioni di euro (360 milioni iniziali più il calcolo degli interessi) che non può onorare e che potrà scomparire soltanto con la sparizione della stessa società di handling.

Ma la newco Airport Handling dovrà essere in discontinuità con SeaH se non vuole che la multa ricada su di lei. Basta ricapitalizzazioni da parte di Sea Spa e al via nuovi contratti commerciali con le compagnie aeree che dovrebbero scattare dal 2 luglio, sempre che ci sia una nuova società pronta a servire i vettori aerei. Sul fronte del sindacato autonomo non ci sono chiusure.

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