Riforma dei Gal, opportunità per tutti

Una grande opportunità di sviluppo per il settore agricolo anche della provincia di Varese, ricca di eccellenze da valorizzare e rilanciare.

Ieri mattina al Pirellone, l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava ha incontrato un centinaio tra sindaci ed amministratori locali della Lombardia, per fare il punto sulla riforma dei Gal, i gruppi di azione locale; uno strumento utile, a cui partecipa anche l’Unione Europea, al rilancio e alla valorizzazione dello sviluppo rurale.

Per la nostra provincia erano presenti rappresentanti della Comunità montana Valli del Verbano e della Comunità montana del Piambello, direttamente coinvolti nel progetto, viste le peculiarità dei territori che rappresentano.

Un focus della riunione è stata dedicata ai temi cruciali sul tavolo, ovvero la riduzione del numero attuale dei Gal lombardi, che dovrebbero passare dagli attuali 16 ad una decina in totale. In provincia di Varese ne sono attivi un paio, gestiti dalla Comunità montana Valli del Verbano: il Gal dei Laghi ed il Gal della Montagna. Un altro tema in agenda è la concentrazione dei livelli territoriali; il nuovo range per costituirne uno è fissato tra 40 mila e 150 mila abitanti, come indicato nella proposta inviata alla Commissione.

Prevalenza del privato nel partnerariato col pubblico, con almeno il 51%, l’altra questione sul tavolo. «Quella di oggi (ieri per chi legge) – ha detto l’assessore rivolgendosi agli amministratori lombardi presenti – è una proposta frutto di una negoziazione con l’Unione Europea, affinché possiate mettere i territori nelle condizioni di poter beneficiare delle risorse a disposizione, cosa non irrilevante in questo momento. Non appena il Piano di Sviluppo Rurale sarà approvato, avremo i dettagli esatti degli aspetti tecnici che poi declineremo nel bando regionale».

Per il territorio varesino si tratta quindi di operare uno sforzo unitario, per unire i veri progetti, possibilmente in unico Gal, superando incomprensioni e divisioni del passato; tutti i territori del nord montani, dalla Valcuvia alla Valceresio, dove l’agricoltura ha un ruolo centrale nell’economia, devono essere in grado di parlare una voce unica. «Confidiamo molto sul ruolo che assumerà la Provincia di Varese ed anche e soprattutto quello delle associazioni di categoria nel poter fare la sintesi giusta – afferma Maria Sole De Medio, presidente della Comunità montana del Piambello – anche noi auspichiamo, come l’assessore Fava, di poter arrivare a presentare un Gal unico». Il nord della provincia di Varese ha delle eccellenze da difendere e rilanciare a livello agricolo. «Se pensiamo alla Valceresio – prosegue la presidente – ci sono risorse straordinarie a livello di allevamenti ed eccellenze imprenditoriali che vanno sostenute ed aiutate».

Le risorse a disposizione dei Gal ammontano a 65 milioni di euro, con la possibilità di riservare 5 milioni di euro a soggetti virtuosi, sulla base di criteri qualitativi misurabili con lo stato di avanzamento del progetto. «È necessario ridurre del 10% i costi di esercizio – ha esortato Fava – contro il 20% stabilito dal precedente bando; garantiremo procedure trasparenti che evitino conflitti di interesse».

© riproduzione riservata