Rimpasto: rischia l’uomo delle opere

Rimpasto in Regione, una decisione nelle prossime ore. Rischia il posto l’assessore alle infrastrutture , l’uomo che ha in mano i destini di molte opere strategiche per il nostro territorio. «Che lo si faccia o no il rimpasto, basta uscire dall’impasse» ammette, consigliere regionale della Lega Nord.

Dopo il vertice di settimana scorsa, un nuovo incontro in Regione dovrebbe essere fissato tra oggi e domani. Forza Italia non nasconde che preferirebbe rinviare il rimpasto nella giunta di Palazzo Lombardia a dopo le elezioni europee (lo ha ribadito ieri in provincia di Varese anche , consigliere politico del leader).

Ma le pressioni del Nuovo Centrodestra per riequilibrare la squadra in giunta sembrano aver fatto breccia sul governatore, che a questo punto punterebbe a chiudere la partita prima del 25 aprile.

In pole position per Ncd ci sarebbe il capogruppo , che si assicurerebbe le deleghe sul Commercio e soffierebbe il posto ad un assessore di Forza Italia: gli indiziati delle ultime ore sono , assessore alla Casa, ma soprattutto Maurizio Del Tenno, l’assessore alle Infrastrutture che ha in mano la pesante eredità di. Le sue deleghe potrebbero a quel punto finire ad un altro forzista, , oggi titolare del Commercio.

Un “domino” che chiuderebbe un mese di tensioni all’interno della maggioranza (basti pensare alla diserzione di una seduta di consiglio regionale da parte dei consiglieri Ncd) ma che rischia di essere molto pesante da un punto di vista operativo.

Le insidie di una transizione in corsa in un assessorato così complesso come le infrastrutture sono evidenti. E la provincia di Varese in quell’assessorato-chiave ripone molte speranze.

Tante quante i cantieri aperti per le opere strategiche che il nostro territorio attende da tempo. Partiamo in ordine di importanza da Pedemontana, già traballante per motivi finanziari: si stanno ultimando i cantieri della prima tratta tra Cassano Magnago e Lomazzo e la tangenziale di Varese (inaugurazioni previste in settembre ed entro fine anno) e si sta procedendo con l’iter per la seconda tratta dell’autostrada, decisiva per Expo. Ma è sul fronte delle ferrovie che il Varesotto attende molto, con numerosi dossier aperti sul tavolo di Del Tenno: dal completamento della Arcisate-Stabio all’avvio del cantiere per il collegamento tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa, fino al delicato iter progettuale del corridoio Luino-Gallarate per l’Alptransit, con i sindaci del Lago Maggiore che attendono risposte alle loro richieste di opere compensative.

E ancora, il commissariamento dell’agenzia per il trasporto pubblico locale di Varese-Como-Lecco-Sondrio e i nuovi convogli per i pendolari sulle linee ferroviarie della provincia di Varese.

Sarà il momento giusto per cambiare in un assessorato così “pesante”? «Fare o non fare il rimpasto, subito o dopo le elezioni, è indifferente, se c’è l’accordo va sempre bene. L’importante è uscire dall’impasse e ripartire» ammette il consigliere leghista Fabio Rizzi.

«Per evitare che l’operatività venga frenata, bisogna chiarire i rapporti politici tra le forze di maggioranza – prosegue – Oggi il fatto che qualche partito è maggioranza a Milano e minoranza a Roma, mentre altri sono maggioranza di qua e di là rischia di porre qualche imbarazzo politico (evidente il riferimento al Nuovo Centrodestra, ndr), ma una volta stabiliti i paletti su dove finisce la politica regionale e dove inizia quella nazionale si può andare avanti».

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