Sacchetti nel mondo Targati N.Tecnosac

Cristiano De Carli ha iniziato a lavorare quando aveva 25 anni. Mezzi limitati, mente lucida da imprenditore capace da guardare al futuro, tante idee e soprattutto capacità e coraggio. Oggi la Nuova Tecnosac di Morazzone ha nove dipendenti producendo milioni di sacchetti di plastica destinati alle attività di tutto il territorio provinciale. La Nuova Tecnosac è nata nel 1996, dopo che, con l’aiuto dei genitori, De Carli ha rilevato una precedente azienda che si chiamava Tecnosac: da allora l’azienda è divenuta uno dei fiori all’occhiello di Confartigianato Varese.

“Produciamo bobine e sacchetti in materiali plastici, in polietilene, polipropilene, adatti a contenere i più svariati prodotti, da quelli alimentari ai prodotti elettronici, inoltre grazie anche alla collaborazione con alcune officine della zona siamo in grado di progettare e produrre dei sacchetti speciali su richiesta dei clienti”, spiega il giovane imprenditore che traccia il profilo del cliente tipo: “Principalmente sono aziende – spiega De Carli – Diciamo che, in percentuale il nostro mercato si divide per il 95% in Italia e il restante all’estero. Ma il prossimo passo sarà sicuramente quello di sviluppare la nostra rete all’estero, anche se la concorrenza di paesi come la Romania, piuttosto che la Polonia, è molto forte”. Il giovane imprenditore parla della produttività “cresciuta negli ultimi 20 anni: a pieno regime produciamo circa mille kg di sacchetti trasformati che equivalgono, a seconda del formato, a migliaia o a milioni di sacchetti al giorno”, e lancia un messaggio di cauto ottimismo: “diciamo che la ripresa c’è, ma è ancora troppo leggera. Fortunatamente gli istituti bancari con cui lavoriamo sono sempre pronti a supportarci negli eventuali progetti che vogliamo intraprendere e quindi, per quanto ci riguarda, non abbiamo risentito di questo fattore”. De Carli svela anche i segreti del successo della Nuova Tecnosac: “sicuramente la certificazione Iso 9001 e poi il nostro modo di lavorare, la nostra flessibilità, il fatto di essere diventati parte integrante dell’azienda con cui collaboriamo – racconta – Sostanzialmente ci sentiamo un distaccamento dei nostri clienti. Noi gli forniamo una sorta di “magazzino” a cui, per un discorso economico e di costi, loro hanno rinunciato. Il fatto di trovare un fornitore come Nuova Tecnosac, che in poco tempo ti consegna i sacchetti, è molto importante”. E Chiude esprimendo un desiderio per il futuro: “come imprenditore mi aspetto innanzitutto una minore tassazione e un maggiore aiuto da parte del governo soprattutto per chi come noi è rimasto a produrre in Italia”.

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