SeaHandling, no dei lavoratori Malpensa boccia i confederali

I lavoratori hanno deciso. Il referendum tra i 2.218 dipendenti di Sea Handling è stato vinto dai no. Sì di misura a Linate: 223 si e 190 no (quattro nulle, due bianche) su 566 aventi diritto e 419 votanti. In termini percentuali il 53,22% dei dipendenti di SeaH del Forlanini ha approvato il percorso sindacale, mentre il 45,34% no.

A Malpensa su 1.652 aventi diritto, hanno votato 1.241: 463 i sì, 754 i no nel complesso dei due seggi (15 nulle). Liviano Zocchi (Uil Trasporti regionale): «Sono amareggiato, con questo esito molto probabilmente i lavoratori non hanno compreso il rischio che corrono. Il sindacato confederale a questo punto non può riprendere la trattativa».

Dichiara, Antonio Ciraci, segretario generale della Filt Cgil di Varese dichiara: «Crediamo nel processo di democrazia. Rispettiamo e prendiamo atto della volontà dei lavoratori». Airport Handling dovrà iniziare il proprio corso con 1.700 dipendenti da trattare, ora, uno a uno.

Non è piaciuto il sacrificio di lasciare per strada il 7 % circa di salario e il premio fisso semestrale previsto dagli accordi aziendali di secondo livello in Sea Handling, da trasformare, però, in premio di risultato, voce dunque variabile, nel 2016. A copertura di questo taglio salariale, la concessione di due mensilità “pesanti” subito, il prossimo 30 giugno, alla cessazione del rapporto di lavoro, quando Sea Handling chiuderà per sempre.

Restano, invece, valide le altre voci della contrattazione di secondo livello, sistema di welfare compreso. Nulla di fatto, però.

I lavoratori non sono affatto d’accordo di lasciare nulla per strada. Sarebbero stati persi sei riposi (Rol) all’anno e due giorni di ferie per i dipendenti della newco che, senza una diminuzione del costo del lavoro, partirebbe già con il rischio di non riuscire a stare sul mercato con le proprie gambe come imposto dalla

Sono circa 1.700 (su 2.200) i dipendenti di SeaH che dal prima luglio dovrebbero avere una nuova busta paga a nome Airport Handling. Dal sindacato la piena disponibilità alla riduzione dei permessi sindacali ma la richiesta di sacrifici, fatta scrivere nero su bianco nell’ipotesi di accordo raggiunta con Sea, anche da parte dei manager che dovranno avere stipendi ridotti anche in Sea spa. Ma anche questo non ha convinto. Non è bastato. «Se di sacrifici si deve parlare, valga per tutti», hanno sempre detto i rappresentanti dei lavoratori. Ma i lavoratori non ci hanno creduto.

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