Seimila varesini al lavoro Garanzia e dote valgono oro

Il progetto di avviamento occupazionale in Lombardia funziona. Si parte con tirocini e tempi determinati. Aprea: «Miglioreremo»

– Garanzia Giovani e Dote Unica Lavoro, in provincia di Varese sono quasi seimila le persone che sono state avviate verso un’occupazione grazie a questi due strumenti messi a disposizione da Regione Lombardia.
«L’Expo produrrà effetti positivi sull’occupazione e questi strumenti li consolideranno» ne è certa l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Valentina Aprea, che ieri a Palazzo Lombardia è intervenuta al convegno “La sfida di Dote Unica Lavoro e Garanzia Giovani in Lombardia: i risultati occupazionali”.
I dati della controversa Garanzia Giovani mostrano chiaramente come stia funzionando soltanto in Lombardia: ben seimila assunzioni, su un totale di seimila e 898 in tutta Italia, sono state effettuate proprio nella nostra regione.

Si è trattato nella maggior parte dei casi (tremila e 245) di avviamento al tirocinio o di contratti a tempo determinato (duemila e 267), mentre 595 giovani hanno avviato un apprendistato e appena 189 hanno strappato un contratto a tempo indeterminato.
Il tutto considerando che gli iscritti al programma Garanzia Giovani in Lombardia sono stati 37mila e 245, di cui oltre 22mila sono già stati “presi in carico” e quasi 14mila hanno già svolto un colloquio.


A livello provinciale sono circa 500 le assunzioni registrate finora a Varese. Numeri che non bastano a cantare vittoria, per lo stesso assessore Aprea: «Non si possono prendere in giro i nostri giovani: se è vero che in base alle nostre rilevazioni la Lombardia è tra le prime regioni per tempi di risposta alle iscrizioni (nel 90% dei casi entro due mesi, contro la media nazionale del 68%, ndr), dobbiamo migliorare, abbreviandolo, il tempo in cui i candidati, dopo essere stati profilati, vengono presi in carico e indirizzati verso un’occasione di occupabilità».

Ad oggi, va detto, lo strumento che si sta mostrando più efficace è quello regionale della Dote Unica Lavoro, che, come spiega il direttore generale del settore istruzione, formazione e lavoro Gianni Bocchieri, «accompagna ogni persona lungo tutto l’arco della sua vita attiva, nelle diverse condizioni in cui si trova e con le esigenze che manifesta, con la possibilità di attivare per ogni target diversi servizi da un paniere unico».
Messo a disposizione da 59 operatori accreditati, tra enti pubblici e privati, in provincia di Varese, il “pacchetto” della dote unica è stato assegnato in tutto a cinquemila e 20 soggetti, per un importo complessivo di nove milioni e 963mila euro di interventi.
Varese è la quarta provincia per numero di doti, dopo Milano (oltre 17mila), Brescia e Bergamo: su un totale di 50mila e 579 doti assegnate, a Varese ne sono andate quasi il 10%.
Con una media di oltre 85 doti per ciascun operatore, Varese risulta essere, dietro soltanto a Milano (96 doti per operatore), la provincia con la maggior intensità di interventi, alla pari con Lecco. Ma è proprio il modello della dote unica la carta vincente che permette a Regione Lombardia di ottenere risultati anche con Garanzia Giovani.
Ecco perché per il 2015 l’assessore regionale Valentina Aprea fissa «un obiettivo ambizioso, ma realizzabile. Il coinvolgimento di 52mila giovani, di cui 21mila del flusso, in uscita dai corsi di formazione professionale, e 31mila dello stock, ragazzi che hanno chiuso il loro percorso di formazione da più di quattro mesi. I finanziamenti ci sono, quelli di Garanzia Giovani, insieme alla Dote Unica Lavoro e alle opportunità che offrirà Expo 2015, ci consentiranno di assicurare 13mila assunzioni e 22mila tirocini».