Spettacoli d’autore E a portata di mondo

Sipari, schermi per proiezioni, fondali specchianti, fondali trasparenti, tappeti per danza: c’è solo l’imbarazzo della scelta nel citare i prodotti della Peroni Spa – prodotti e servizi per lo spettacolo, di Gallarate, un’azienda per nulla ordinaria che ha realizzato allestimenti finiti in mondovisione e che sicuramente avrà a che fare con Expo 2015.

«Ci aspettiamo che negli ultimi due, tre mesi per noi si scateni la ressa (o il mondo, sarebbe il caso di dire)», afferma Elisabetta Peroni, titolare dell’azienda di via Monte Leone, un’azienda di famiglia che pesca nel glorioso passato della tradizione tessile gallaratese.

«Noi saremo chiamati all’ultimo momento, a completare le strutture per renderle adatte agli eventi e agli spettacoli previsti».

Schermi, fondali, meccanica di movimentazione scenica: il lavoro per l’Esposizione Universale ci sarà. Ne sono certi alla Peroni. Perché? «Perché stilisti, scenografi e designer, come i teatri, vengono qui e noi forniamo quello che serve. Sono molti gli scenografi che se ne sono andati dall’Italia e che ci fanno da ambasciatori in tutto il mondo. Una diaspora che, purtroppo, ha privato il nostro Paese di molti tra i professionisti migliori di questo settore e che noi oggi possiamo solo ringraziare perché sono gli artefici dell’internazionalizzazione del nostro mercato», riconosce Elisabetta Peroni.

«Nonostante tutto l’Italia è ancora oggi considerato il Paese del teatro e tutti ci guardano. L’Expo a Milano attingerà sicuramente nella tradizione scenografica italiana e credo saranno in molti ad interpellarci».

Il timore è quello di dover, però, lavorare pressati dall’urgenza. «Siamo certi che molti arriveranno all’ultimo minuto, si creerà una situazione di emergenza e la nostra paura è che non riusciremo ad accontentare tutti».

Azienda di nicchia con una cinquantina di collaboratori, trenta dei quali a Gallarate, la Peroni ritiene che sì, Expo sarà una buona occasione.

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